Spagna: Lleida la prima città a vietare burqa e hijab

Pubblicato il 9 Dicembre 2010 - 18:39 OLTRE 6 MESI FA

Da oggi burqa e hijab, il velo integrale islamico, sono fuorilegge negli edifici pubblici di Lleida, in Catalogna. La città è la prima in Spagna a imporre il divieto di entrare con il volto coperto negli uffici pubblici del comune. Una misura dettata ufficialmente da ragioni di sicurezza, che non permette l’accesso alle persone con indumenti che non ne consentono l’identificazione.

Lleida, o Lerida in catalano, aveva adottato in prima lettura in luglio e poi ratificato in ottobre il provvedimento entrato in vigore oggi. Il testo vieta l’ingresso in circa 130 locali pubblici della città, 120 mila abitanti, a chi indossi ”il velo integrale, passamontagna, casco e altri indumenti o accessori che impediscano o rendano difficile l’identificazione”. Per chi violi il nuovo regolamento sono previste multe di 600 euro, in caso di recidiva dopo un primo ”avvertimento”.

”Il burqa e l’hijab, come altri indumenti che coprono totalmente il volto, vanno contro la parità fra uomini e donne” ha spiegato il sindaco di Lleida Angel Ros.”Nulla, ha aggiunto, può giustificare che venga violato questo principio basilare”.

L’associazione islamica Watani ha presentato ricorso contro l’ordinanza comunale al tribunale supremo della Catalogna, sostenendo che viola la libertà di religione. La corte ancora non si è pronunciata. La misura era stata approvata dal consiglio comunale di Lleida a larghissima maggioranza con i voti dei nazionalisti catalani di Ciu, dei socialisti del Psc e dei popolari del Pp, e con l’astensione della sinistra repubblicana di Erc. Solo la sinistra verde di Icv aveva votato contro.

Altri comuni catalani hanno annunciato che adotteranno la stessa misura. In Francia il parlamento ha approvato in settembre un disegno di legge che vieta di indossare burqa e hijab negli edifici pubblici.

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