Jonty Bravery accusato di aver violentato un detenuto sotto la doccia: gettò un bambino dalla Tate Gallery

di Caterina Galloni
Pubblicato il 21 Novembre 2021 - 16:00 OLTRE 6 MESI FA
Jonty Bravery accusato di aver violentato un detenuto sotto la doccia: gettò un bambino dalla Tate Gallery

Jonty Bravery accusato di aver violentato un detenuto sotto la doccia: gettò un bambino dalla Tate Gallery (Foto d’archivio Ansa)

Il 4 agosto 2019, Jonty Bravery, all’epoca 18 anni , aveva gettato un bambino francese di sei anni giù dal tetto della Tate Gallery di Londra, uno dei musei più noti e visitati del Regno Unito. 

Condannato all’ergastolo, una pena minima di 15 anni di carcere, Bravery ora è stato è stato accusato di aver violentato un altro detenuto nelle docce del penitenziario di massima sicurezza di Belmarsh, sud di Londra. 

Jonty Bravery accusato di aver violentato un detenuto sotto la doccia

Secondo quanto riportato dal Sun, Bravery – attualmente ha 20 anni – è stato arrestato e interrogato per ore, in seguito al racconto della presunta vittima, sulla trentina, a un altro detenuto. La Met Police ha dichiarato: “Un uomo di circa 20 anni è stato arrestato con l’accusa di stupro e portato in una stazione di polizia a sud di Londra.
È stato rilasciato su cauzione di nuovo sotto la custodia della prigione. Le indagini sono in corso”. 

Bravery aveva gettato un bambino dal tetto della Tate Gallery

Nell’agosto 2019, Bravery ridendo aveva gettato giù dal tetto della Tate Gallery un bambino francese di sei anni, in vacanza a Londra con la famiglia. Il piccolo aveva riportato la frattura della schiena, agli arti e un’emorragia cerebrale. 

Lesioni che hanno segnato la vita del bambino ma con coraggio è tornato a scuola, ha imparato ad andare su un triciclo adattato, come ha scritto la famiglia in una lettera che parla dei progressi. “Il nostro piccolo cavaliere è tornato a scuola. Due mattine a settimana. Ha bisogno di fare nuove amicizie, è molto socievole e i bambini di questa scuola sono molto accoglienti, così come l’insegnante della scuola e altri docenti”. 

Nella lettera, pubblicata su una pagina di GoFundMe per coprire le  spese mediche, si legge che il ragazzino si sposta su una sedia a rotelle e ora può spingersi da solo “grazie ai progressi che ha fatto con il braccio sinistro”.