Ladri di ombrelli in azione nel parlamento del Canton Ticino

Pubblicato il 19 Ottobre 2012 - 22:47 OLTRE 6 MESI FA

 BELLINZONA – ”Lunedì 15 ottobre è misteriosamente scomparso nel corridoio del Gran Consiglio il mio ombrello giallo leopardato. Avvisatemi se vedete in giro un/a collega coll’ombrello del Festival di Locarno: potrebbe essere il mio”.

Questo – riporta il Corriere del Ticino online – è quanto ha postato su Facebook l’ecologista Greta Gysin, ma il suo caso non è che l’ultimo in ordine cronologico avvenuto nel corridoio che porta all’aula del Gran Consiglio (il parlamento cantonale ticinese), dove i parlamentari lasciano giacca, cappello e, appunto, ombrello nelle giornate uggiose. La scomparsa più singolare è quella dell’ombrello del popolare democratico Carlo Luigi Caimi. Al termine della seduta Caimi ha avuto la brutta sorpresa: il suo ombrello non c’era più.

La questione è arrivata al presidente del Gran Consiglio, Michele Foletti, che ha chiesto una ‘informativa’ scritta al deputato su modello e colore dell’oggetto, nonché sull’orario della scomparsa. Poi ha annunciato all’assemblea che il ‘colpevole’ sarebbe comunque stato scoperto grazie alle registrazioni delle telecamere di sicurezza. A quel punto il ladro di ombrello si è autodenunciato. Il socialista Gianrico Corti ha confessato di essere l’autore del furto, ma con un’attenuante: il suo ombrello era scomparso e, quindi, aveva preso quello del collega. Che, peraltro, ha giurato, era ”uguale”.