Lesbo, maxi incendio nel campo profughi più grande d’Europa VIDEO
Pubblicato il 9 Settembre 2020 - 08:09 OLTRE 6 MESI FA
Grosso incendio nel campo profughi di Moria (a Lesbo, in Grecia), il più grande d’Europa. Tantissimi migranti in fuga.
Un grosso incendio è divampato in più punti nel campo profughi di Moria, a Lesbo. Il campo è stato parzialmente evacuato. La struttura, la più grande d’Europa, accoglie attualmente circa 12.700 richiedenti asilo.
Incendio al campo profughi di Lesbo: non è protesta anti lockdown
In un primo momento sembrava che i roghi fossero frutto di una protesta contro il lockdown. Quarantena imposta per ridurre le possibilità di contagio da Covid-19 (la settimana scorsa c’è stato il primo caso nel campo). L’ipotesi è stata smentita dalle autorità greche. I vigili del fuoco avrebbero però incontrato resistenze durante i soccorsi. Nessuno, al momento, risulta rimasto ferito, ma sarebbero migliaia i migranti in fuga dalla struttura.
Le restrizioni sono state imposte dopo che un rifugiato somalo è risultato positivo al virus.
I contagi Covid nel campo
Dopo il primo caso confermato a Lesbo, ci sono stati oltre 80 contagi già registrati in totale sull’isola. La pandemia da coronavirus rischia adesso di causare centinaia di vittime tra uomini, donne e bambini.
È l’allarme lanciato da Oxfam e dal Greek Council for Refugees (GCR), che chiedono un’azione immediata del governo greco e dell’Unione europea. Vogliono evitare che l’emergenza si trasformi in una vera e propria catastrofe sanitaria.
Nell’hotspot sopravvivono attualmente 12mila persone in uno spazio concepito per appena 3mila, di cui il 40% sono bambini, costretti a dormire all’aperto o ammassati in tende con appena 5-6 ore al giorno di accesso all’acqua e servizi igienici inadeguati soprattutto per far fronte alla diffusione del contagio.
Fino a 160 persone condividono lo stesso bagno sporco e in 500 la stessa doccia. In media in 15 o 20 dormono nella stessa tenda e oltre 300 persone sono costrette a servirsi dello stesso rubinetto nell’assoluta mancanza di sapone.(Fonti: Agi e Ansa)