Londra. MI5 lancia allarme, al Qaeda pronta a colpire in Gb

Pubblicato il 10 Gennaio 2015 - 10:47 OLTRE 6 MESI FA
Il capo dell'MI5 Andrew Parker

Il capo dell’MI5 Andrew Parker

GB, LONDRA – Dopo Parigi la prossima città nel mirino dei terroristi di Al Qaeda potrebbe essere Londra. E’ il timore di Andrew Parker, capo dell’MI5, i servizi segreti interni di Sua Maestà, dopo la strage nella redazione di Charlie Hebdo con gli attacchi che ne sono seguiti.

E la minaccia al Regno Unito arriva dalla Siria: un gruppo di terroristi legati ad Al Qaeda sta cercando di arruolare i jihadisti europei che combattono nel Paese del Medio Oriente per portare a termine ”complessi e ambiziosi attacchi per causare vittime su larga scala colpendo sistemi di trasporto e luoghi simbolo”.

Parker ha detto anche che molto è stato fatto in questi mesi dal controterrorismo britannico, che ha sventato svariati attacchi, ma che ”non può fermare ogni minaccia contro il Paese”. Si sta formando infatti un ‘esercito’ di potenziali terroristi. Secondo l’MI5 i cittadini britannici che hanno viaggiato alla volta della Siria per combattere fra le file dei jihadisti sono saliti da 500 a 600.

Si calcola, inoltre, che oltre 20 piani per attacchi terroristici legati ad al Qaeda in Siria contro obiettivi occidentali siano stati registrati negli ultimi 14 mesi. Alcuni di questi sono stati realizzati con successo, come l’uccisione di quattro persone lo scorso maggio al museo ebraico di Bruxelles da parte di un cittadino francese, mentre altri sono stati sventati.

E i timori aumentano se si considera che stanno emergendo collegamenti tra i terroristi francesi e gli ambienti dell’integralismo londinese. Secondo la stampa britannica e quella francese, Cherif Kouachi, uno dei due terroristi che hanno compiuto la strage nella sede di Charlie Hebdo, e Amedy Coulibaly, il sequestratore di Vincennes, sarebbero stati arruolati e indottrinati da un seguace di Abu Hamza, l’ex imam radicale della moschea londinese di Finsbury Park estradato dalla Gran Bretagna agli Usa e oggi condannato all’ergastolo da un tribunale di New York.

Si tratta di Djamel Beghal, franco-algerino incarcerato per il suo importante ruolo in Al Qaeda, che aveva frequentato assiduamente la moschea della capitale britannica negli anni Novanta. Si dice che sia stato lui ad arruolare Zacarias Moussaoui, l’uomo conosciuto come il ‘ventesimo dirottatore’ dell’attacco alle Torri Gemelle, e Richard Reid, il terrorista delle scarpe bomba che il 22 dicembre 2001 cerco’ di farsi esplodere in un volo Parigi-Miami dell’American Airlines. Un ex informatore dell’MI5, Reda Hassaine, infiltrato nella moschea di Finsbury Park, ha dichiarato che gli attacchi di Parigi sono ”l’eredità di Abu Hamza”.

L’MI5 sta facendo indagini in collaborazione coi colleghi francesi su questa pista. Parker ha chiesto al governo anche nuovi poteri per contrastare una minaccia che appare più pericolosa che mai. Il ministro del Tesoro britannico, George Osborne, ha dichiarato alla Bbc che sono stati stanziati 100 milioni di sterline (130 milioni di euro) per tenere sotto controllo i britannici che si sono uniti ai jihadisti in Siria e Iraq.

Osborne ha sottolineato che, ancor di più dopo la strage di Parigi, la lotta al terrorismo è ”una priorità nazionale”. ”Il governo è pronto a fornire ai servizi segreti tutto quello di cui hanno bisogno”, ha aggiunto il ministro.