Gb, Londra. Tony Blair brinda e festeggia con moglie mentre a Gaza è inferno

Pubblicato il 29 Luglio 2014 - 12:10 OLTRE 6 MESI FA
Tony Blair

Tony Blair

GB, LONDRA – Mentre razzi e cannonate venivano sparati tra Israele e Gaza, nella villa inglese di Tony Blair volavano i tappi di champagne. Nuove forti accuse sono state lanciate dal Daily Mail all’ex premier britannico e inviato di pace per il Medio Oriente che però nell’ultima settimana non si è dedicato a cercare di fermare il conflitto che ha causato oltre un migliaio di vittime, ma ad organizzare una festa a sorpresa per i 60 anni della moglie.

L’aggravante, sempre secondo il giornale, è che Cherie compie gli anni il 23 settembre. Ci si chiede quindi perch� non rimandare il party in un momento tanto critico per le sorti di Gaza che ”sta bruciando”.

In passato Blair era stato criticato altre volte per il poco tempo dedicato al suo incarico internazionale, al quale preferirebbe le ben retribuite consulenze ai governi e le strapagate conferenze internazionali. La festa per la moglie, con due mesi di anticipo, non ha però precedenti.

Per l’evento che si è svolto nella splendida villa di famiglia nel Buckinghamshire, Inghilterra centrale, non si è badato a spese: il party sarebbe costato più di 50 mila sterline, fra champagne, cibo e ingaggi per alcuni artisti che si sono esibiti durante la festa. A questi si devono aggiungere anche i costi per la sicurezza: agenti armati hanno dovuto controllare per tutta la durata dell’evento il perimetro della tenuta.

Il ricco menù prevedeva foie gras e capesante per antipasto, agnello arrosto e un dessert di fragole. Il tutto annaffiato da una varietà di vini bianchi e rossi. Blair si è anche lasciato andare anche a un momento di grande romanticismo. In un discorso ha ricordato il suo amore per la moglie, affermando che tutto quello che ha fatto lo deve a lei. In visibilio i 150 invitati, fra cui politici, soprattutto laburisti, e tanti vip. Oltre all’attuale leader del Labour, Ed Miliband, e ad alcuni ex collaboratori di Blair, c’era il miliardario indiano Lakshmi Mittal, il terzo uomo più ricco di Gran Bretagna, con un patrimonio da 10,4 miliardi di sterline.

C’è chi ha storto il naso negli ambienti che contano e affermato che Blair avrebbe dovuto essere nel suo ufficio di Gerusalemme e non in Gran Bretagna a festeggiare. Un portavoce dell’inviato di pace ha respinto le accuse, affermando che Blair è stato di recente dieci giorni in Medio Oriente, è costantemente informato sulla crisi e tornerà non appena necessario, e che, ”come è noto”, è il segretario di Stato Usa, John Kerry, che sta guidando i negoziati.