Macellazione dei morti: antico rituale nelle Isole Orcadi

di Silvia Di Pasquale
Pubblicato il 11 Giugno 2016 - 07:35 OLTRE 6 MESI FA
Macellazione dei morti: antico rituale nelle Isole Orcadi

Macellazione dei morti: antico rituale nelle Isole Orcadi

ROMA – Smembrare i morti per poi gettarli in una fossa comune: questo il macabro rituale scelto 6000 anni fa dagli antichi abitanti delle Isole Orcadi, situate al largo della costa settentrionale della Gran Bretagna. La “macellazione dei defunti” veniva praticata squartando il corpo della persona deceduta, scuoiandolo dalla carne. Poi si procedeva con lo sminuzzamento e la sistemazione a terra. A testimonianza della pratica funebre, sopra le ossa dei reperti scoperti in una tomba risalente all’Età della Pietra sono stati trovati segni di graffi e fratture (GUARDA LE FOTO).

Sui motivi che spingevano gli abitanti delle Orcadi a preferire lo smembramento alla cremazione o all’inumazione, l’ipotesi degli studiosi è che facendo a pezzi i morti e privandoli di tutto ciò che non fosse il semplice scheletro, ogni differenza fisica e sociale che caratterizzava l’individui in vita, si annullava. Una sorta di rimozione dell’identità a vantaggio della collettività, perché gli antenati erano considerati come qualcosa di unico e indistinto.

Rebecca Crozier, una delle ricercatrici che ha studiato in modo approfondito il sito archeologico scozzese, descrive lo smembramento come esempio di “ancestrale sentimento di appartenenza comune”. Non solo: il rituale potrebbe rappresentare il tentativo dell’uomo neolitico di domare la morte stessa, facendole seguire uno schema fisso, senza attendere la decomposizione del defunto, che richiedeva tempo. Non a caso, una delle ipotesi della ricercatrice è che la pratica fosse attuata nel momento in cui il cadavere ritardava la sua putrefazione. “La morte, più specificamente il decadimento del corpo, rappresentava una sfida, la capacità di imporre al loro mondo la loro struttura” specifica Crozier.

Le Orcadi contengono alcuni dei più antichi e meglio conservati siti neolitici d’Europa e il “Cuore delle Orcadi neolitiche” è un sito designato Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. I primi insediamenti fissi conosciuti si trovano a Knap of Howar, villaggio sull’isola di Papa Westray, che risale al 3500 avanti Cristo.