Maddie McCann, una tata rivela 10 anni dopo: “Ecco cosa accadde quella notte”

di redazione Blitz
Pubblicato il 18 Aprile 2017 - 13:07 OLTRE 6 MESI FA
Maddie McCann, una tata rivela 10 anni dopo: "Ecco cosa accadde quella notte"

Maddie McCann, una tata rivela 10 anni dopo: “Ecco cosa accadde quella notte”

LISBONA – Cosa accadde la notte in cui la piccola Maddie McCann scomparve dal villaggio Ocean Club di Praia da Luz, in Portogallo, dove era in vacanza con la famiglia? A distanza di dieci anni dal mistero irrisolto, una tata del resort è uscita allo scoperto, rivelando nuovi dettagli di quella drammatica sera di maggio 2007.

“Il padre Gerry guardava freneticamente sotto le auto, mentre la mamma Kate camminava avanti e indietro gridando Hanno preso Maddie”, racconta la donna al Sun che rivela anche come il villaggio non fosse un posto sicuro all’epoca. “C’era stato un ordine di non muoversi da sole nel resort. Non era più un club adatto alle famiglie“. La baby sitter ha ammesso di essere molto spaventata all’epoca, a causa di alcuni stupri avvenuti nei paraggi.

La tata punta il dito contro la polizia portoghese: a suo avviso avrebbero commesso gravi errori in fase di indagine, consentendo alle persone di inquinare le prove e trascurando indizi importanti. Quella sera, ricorda, “un genitore è venuto da me e mi ha detto che stava succedendo qualcosa giù e che qualcuno era alla ricerca di un bambino, ma io non l’ho immediatamente associato a Maddie”. “Un paio di minuti più tardi sono scesa e ho visto Kate in lacrime e alcuni amici che la stavano confortando mentre Gerry guardava sotto le auto agitatissimo”.

“Credo di aver detto qualcosa come ‘la troveremo, queste cose accadono spesso’ e poi ho cercato di consolarla”, ha aggiunto. “Piangeva, ma quasi in stato catatonico mentre Gerry era molto angosciato”. “Quando ci hanno detto di iniziare a cercare nei bidoni ci siamo resi conto che era una cosa molto seria” ha rivelato la ex babysitter. Lei e altri membri del personale della struttura hanno setacciato nel buio contenitori e tubature industriali della zona per tutta la notte fin alle 5 del mattino.

La polizia è intervenuta con notevole ritardo: “Sono arrivati dopo un’ora e mezza e c’era già un sacco di gente così ogni possibile prova o indizio è stato compromesso” ha accusato la donna, aggiungendo che molti particolari da lei riferiti non sono stati nemmeno presi in considerazione e quindi non riportati sul verbale dell’interrogatorio.