Mali, ex ostaggio francese Camatte: “Rapitori fanatici, credono di avere verità suprema”

Pubblicato il 25 Febbraio 2010 - 10:40 OLTRE 6 MESI FA

Pierre Camatte

L’ex ostaggio francese Pierre Camatte, rilasciato martedì 23 febbraio  in Mali da un gruppo legato ad Al Qaida che tiene prigionieri anche due coniugi italiani, ha raccontato le condizioni durissime della sua prigionia.  Camatte  ha descritto i suoi rapitori come dei “fanatici”, per lo più giovani, convinti di avere “la verità suprema”.

L’ex prigioniero, 61 anni, ha parlato alla stampa nella capitale del Mali Bamako, alla presenza del presidente Nicolas Sarkozy e del ministro degli Esteri Bernard Kouchner, volati in Africa per riportarlo in Francia. Camatte era stato rapito il 26 novembre scorso in un albergo ed è stato liberato il 23 febbraio da Al Qaida nel Maghreb islamico in cambio di quattro terroristi detenuti in Mali.

“Hanno una verità che è la verità suprema – ha detto Camatte -. Hanno il Corano, che leggono tutto il tempo. Dicono che i musulmani di Francia non sono veri musulmani, che che sono loro che possiedono la verità e che il loro obiettivo è di islamizzare il mondo intero. Sono dei fanatici”. “Reclutano soprattutto dei giovani – ha proseguito Camatte -. Fra di loro c’è dal 70 all’80% di giovani, e questo crea problemi”.

L’ex ostaggio ha detto di aver scambiato qualche parola con loro in inglese, perché sono pochi quelli che parlano francese. Descrivendo le condizioni di prigionia nel deserto, Camatte ha detto “è difficile immaginare una prigione. Mi danno una copertura e questa è la prigione. Si è isolati, non ci si deve muovere, c’è il caldo del Sahara, le condizioni di igiene sono spaventose, l’alimentazione e l’acqua disgustose… La cosa più dura è la solitudine”.

Il presidente Sarkozy è intervenuto ricordando “le ferite, le botte” ricevute dall’ex ostaggio e Camatte ha concluso “ora mi devo ricostruire”.