Maria Teresa Romero è guarita da Ebola: infermiera spagnola negativa al test

Maria Teresa Romero è guarita da Ebola: infermiera spagnola negativa al test
Maria Teresa Romero

MADRID – Maria Teresa Romero, l’infermiera spagnola che aveva contratto il virus Ebola, è guarita. Lo ha riferito lo stesso ospedale in cui è ricoverata dallo scorso 6 ottobre, il Carlos III di Madrid. Il test effettuato oggi, 19 ottobre, per individuare il virus nel sangue della donna è risultato negativo.

Una buona notizia che giunge lo stesso giorno in cui l’Organizzazione mondiale della Sanità ha ammesso errori e miopia nell’affrontare l’emergenza Ebola.

Tuttavia la cautela è d’obbligo. Se anche un secondo test darà risultato negativo, il caso potrà dichiararsi praticamente chiuso, ma non per questo la paziente potrà essere dichiarata guarita e dimessa. Romero ha infatti una grave infezione ai polmoni e solo tre giorni fa ha ricominciato a mangiare. La donna, raccontano i sanitari citati da El Pais, dovrà restare in osservazione per altre tre settimane per esser certi che l’Ebola non si ripresenti. Il virus ha un’incubazione che dura 21 giorni e solo se l’infezione non si riprodurrà potrà esser dichiarata a tutti gli effetti guarita.

Intanto, l’Oms ha fatto un duro esame di coscienza. Staff incompetente, nomine politiche in Africa e burocrazia. Un mix fatale che ha impedito all’Organizzazione di cogliere la ”tempesta perfetta che stava arrivando”. E’ un documento interno all’Oms trapelato alla stampa a gettare ombre e alimentare dubbi sulla risposta a livello internazionale al virus dell’Ebola, che – denuncia la ong Oxfam – può  diventare ”disastro umanitario della nostra generazione”.

Una risposta non adeguata anche negli Stati Uniti, dove l’ospedale di Dallas in cui fu ricoverato il paziente zero proveniente dalla Liberia è stato costretto a fare anch’esso mea culpa: in una lettera aperta ha chiesto scusa, ha ammesso le carenze e si è impegnato a raggiungere standard più rigidi. ‘

‘Nonostante le migliori intenzioni non siamo riusciti a rispettare gli elevati standard che sono il fulcro della storia dell’ospedale e della sua missione” scrive Barclays Berdan, l’amministratore delegato di Texas Health Resources, la società no profit alla quale fa capo il Texas Health Presbyterian Hospital.

E mentre il presidente americano Barack Obama si appresta a chiedere nuovi fondi al Congresso per combattere l’Ebola in Africa e i ministri degli esteri europei si apprestano a riunirsi lunedì, la nave da crociera ‘Carnival Magic’ rientra in Texas dopo essere stata rifiutata da Messico e Belize per avere a bordo un tecnico dell’ospedale di Dallas venuto a contatto con i test del paziente zero. I controlli effettuati sulla nave sono risultati negativi.

 

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