Max Mosley, figlio storico leader fascista britannico fa causa a diversi quotidiani: ecco perché

Pubblicato il 18 Febbraio 2018 - 05:02 OLTRE 6 MESI FA
Max Mosley, figlio storico leader fascista britannico fa causa a diversi quotidiani

Max Mosley (foto Epa)

LONDRA – Max Mosley, figlio di Oswald famigerato leader fascista britannico, ha sferrato un attacco alla libertà di stampa attraverso alcune azioni legali, nel tentativo di cancellare l’orgia in stile nazista con cinque prostitute, a cui prese parte nel 2008.

L’ex presidente della Formula 1 vuole anche limitare i report sui 3,8 milioni di sterline che il trust di famiglia spende per finanziare Impress, la controversa autorità di regolamentazione della stampa. Mosley ha intrapreso azioni legali contro una serie di giornali, il Daily Mail, The Times, The Sun e almeno un altro quotidiano nazionale britannico, chiedendo di cancellare ogni riferimento al party sadomasochista e non menzionarlo mai più.

L’orgia, cui partecipavano Mosley e cinque prostitute, nel 2008 è stata rivelata da News of the World ed è diventata uno dei principali argomenti in materia di privacy. Ma con un’iniziativa che potrebbe avere conseguenze devastanti per la libertà di stampa e al contempo per i documenti storici, Mosley ora sta utilizzando le leggi sulla protezione dei dati nel tentativo di costringere i giornali a non menzionare l’episodio, scrive il Daily Mail.

E non è l’unica richiesta di Mosley- Suo padre Oswald Mosley, tra le due guerre mondiali fondò l’Unione Britannica dei Fascisti: insiste sul fatto che i quotidiani smettano di fare riferimenti ai suoi finanziamenti a Impress. I parlamentari britannici hanno messo in guardia sulle leggi a tutela dei dati utilizzate per calpestare le libertà di stampa. Le leggi sono state elaborate per contrastare l’abuso delle informazioni personali via e-mail e delle società di carte di credito, ma sono sempre più utilizzate contro la stampa.

Il deputato conservatore Bill Cash ha dichiarato:”La libertà di stampa è fondamentale e sarebbe inopportuno consentire la rimozione di documenti storici sulla base della protezione dei dati. Le conseguenze sarebbero drammatiche”.
L’azione legale di Mosley, che si avvale di una serie di precedenti sentenze e leggi sulla protezione dei dati, tende a spazzare via informazioni scomode dagli annali della Storia, se dovesse vincere creerebbe un precedente di vasta portata, permetterebbe di cancellare eventi controversi del passato delle persone dalla documentazione storica e perfino proibire riferimenti alle sentenze dei tribunali.

L’iniziativa legale arriva in un momento in cui i parlamentari si preparano a discutere un emendamento molto controverso alla nuova legge sulla protezione dei dati, in base alla quale qualsiasi giornale che non sia membro di un regolatore approvato dallo Stato dovrebbe pagare i costi di qualsiasi azione come quella di Mosley, anche nel caso in cui vincessero la causa, riferisce il tabloid britannico.

Impress è l’unico regolatore della stampa ad aver ottenuto l’approvazione ufficiale ed è quasi interamente finanziato da un ente di beneficienza a sua volta sovvenzionato da un ente di beneficenza finanziato da Mosley. Il Daily Mail e la stragrande maggioranza degli altri giornali sono regolamentati dal regolatore indipendente IPSO.

Il multimilionario vinse l’azione legale contro New of the World e il tabloid, ormai chiuso, fu costretto a pagare 60.000 sterline di risarcimento. Il giudice stabilì che l’orgia era un fatto privato poiché non in stile “nazista”, come sosteneva News of the World.