McDonald’s chiude i fast-food in Crimea. La Russia annuncia boicottaggio

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Aprile 2014 - 12:05 OLTRE 6 MESI FA
McDonald's chiude i negozi in Crimea. Russia annuncia boicottaggio

McDonald’s chiude i negozi in Crimea. Russia annuncia boicottaggio

MOSCA – McDonald’s lascia la Crimea. “Motivi industriali”, sostiene la catena americana di fast-food. Ma la mossa sembra più una ripicca da simil-guerra fredda, visto il gelo tra Stati Uniti e Russia dopo la crisi ucraina.  

Nel suo annuncio McDonald’s dice di voler riprendere l’attività nei propri ristoranti di Simferopoli, Sebastopoli e Yalta “appena possibile”. Nel frattempo offre ai propri dipendenti un posto di lavoro nella rete ucraina. Come a dire: se volete continuare a lavorare per noi ora che Mosca si è presa la Crimea dovete trasferirvi sul territorio ucraino.

E infatti l’annuncio è stato recepito come una sanzione nella Federazione, tanto da indurre il leader ultranazionalista Vladimir Zhirinovski a lanciare una campagna di boicottaggio per la chiusura dei locali McDonald’s in tutto il Paese.

”McDonald’s ha chiuso i suoi ristoranti in Crimea. Questo è molto positivo. Desidero che faccia lo stesso qui. Darò istruzioni alle organizzazioni cittadine del mio partito di tenere manifestazioni vicino a tutti i ristoranti McDonald’s”,

ha annunciato Zhirinovski. ”Voglio che spariscano dalla mia vita”, ha detto, ammonendo che poi toccherà alla Pepsi Cola.

Da parte sua, invece, la tedesca Deutsche Post ha annunciato che non accetterà più lettere dalla Crimea.

In Russia McDonald’s ha diverse centinaia di punti vendita, con un tasso di crescita e rendimenti molto alti. A produrre i suoi hamburger è il gruppo Cremonini, leader italiano nella produzione di carni.