Migranti attraversano fiume in piena: 3 morti in Macedonia

di Redazione Blitz
Pubblicato il 15 Marzo 2016 - 10:27 OLTRE 6 MESI FA

ATENE – Sono centinaia i migranti che hanno cercato di attraversare un fiume in piena per entrare dalla Grecia in Macedonia e tre di loro hanno trovato la morte. I migranti volevano attraversare il confine per fuggire dal campo profughi di Idomeni, in Grecia, e aggirare il blocco all’immigrazione in Europa utilizzando come nuova via verso la Macedonia. I migranti hanno attraversato il fiume Suva Reka, letteralmente Fiume Secco, ma sono stati colti ala sprovvista dalle acque agitate della piena causata dalle recenti piogge.

Il Messaggero scrive che i migranti hanno scelto come punto di attraversamento il villaggio di Moin, presso Gevgelija, che è il primo centro abitato in territorio macedone, e la notte tra il 13 e il 14 marzo hanno tentato di passare il confine:

“Famiglie intere riprese mentre con circospezione entravano nelle acque del fiume, tenendo in tanti i bambini più piccoli sulle spalle e trasportando con grande fatica il bagaglio, zaini con appese scarpe pesanti, coperte, vestiario più asciutto. Per facilitare il guado, da una riva all’altra sono state stese robuste corde tenute da volontari greci e di altri Paesi.

La notte scorsa tuttavia in tre – due donne e un uomo tutti afghani – non ce l’hanno fatta e sono annegati. Si tratta, secondo le ultime notizie aggiornate, di una donna incinta di 27 anni, della sorella 17enne e di un loro cugino. Nel pomeriggio, la polizia e l’esercito macedoni sono intervenuti in forze fermando i migranti che sono riusciti a entrare in Macedonia, e il cui numero – a seconda delle fonti – oscilla fra 2 e 4 mila. Non si conosce al momento la loro sorte, ma si ritiene che saranno rimandati in Grecia.

Attualmente, secondo i media locali, le migliaia di migranti intercettati restano bloccati nei boschi a ridosso della frontiera, controllati a vista dalle forze di sicurezza macedoni. In giornata si è avuta notizia di un hashtag aperto su Twitter dal titolo ‘Marchofhopè, Marcia della speranza, che pubblica immagini del drammatico guado del fiume Suva Reka.

Sempre oggi in territorio macedone sono stati fermati anche una trentina di giornalisti stranieri, entrati illegalmente in Macedonia unitamente alle centinaia di migranti partiti da Idomeni. Condotti al commissariato di polizia a Moin, sono stati denunciati per ingresso illegale nel Paese e per mancanza di permesso di lavoro in territorio macedone. Nel campo di Idomeni, dove le condizioni di vita sono sempre più insostenibili, con le tende immerse nel fango e un pericolo crescente di epidemie, restano fra 12 e 14 mila migranti, che attendono le conclusioni del nuovo vertice Ue del fine settimana e continuano a sperare in una improbabile riapertura dei confini lungo la rotta balcanica”.

(Foto Ansa)