AEROPORTO DI CIAMPINO (ROMA) – E’ decollato venerdì mattina, 9 ottobre, dallo scalo romano di Ciampino l’aereo della Guardia di Finanza con a bordo i primi 19 profughi eritrei diretti in Svezia nell’ambito del piano dei ricollocamenti disposto dalla Commissione Europea. I migranti erano arrivati a Lampedusa da pochi giorni. Tra loro ci sono cinque donne ma nessun bambino.
“Sono felice di andare in un Paese libero e democratico”, è stato il commento di uno dei diciannove richiedenti asilo in partenza dall’aeroporto. “Ora cerco la pace e la serenità”, è stato il commento di un altro, un giovane eritreo di 26 anni.
I diciannove eritrei partiti da Roma sono i primi migranti, tutti riconosciuti come richiedenti asilo e non come migranti economici, che saranno “redistribuiti” nell’ambito del progetto di ricollocamento deciso da Bruxelles.
L’aereo, un Atr della Guardia di finanza, è decollato alle 9:30. Alla partenza dei rifugiati allo scalo di Ciampino erano presenti il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, insieme al Commissario Ue per le migrazioni, Dimitris Avramopoulos, il ministro degli Esteri e degli Affari Europei del Lussemburgo, Jean Asselborn.
Positivo il commento delle Nazioni Unite, che per bocca di Carlotta Sami, portavoce dell’Alto Commissariato Onu per in rifugiati (Unhcr), ha detto:
“Questa è una giornata positiva, importante, perché vede partire il primo gruppo di richiedenti asilo, sono 19, all’interno del nuovo piano di ricollocamento dell’Unione Europea. Più deve essere fatto sicuramente perché il bisogno è grande. Ci auguriamo che questi trasferimenti continuino e diventino una routine. Per noi la cosa più è di stabilire anche delle misure che permettono alle persone di arrivare in Italia in modo legale, senza dover attraversare i Mediterraneo in mano ai trafficanti”.
(Nelle foto Ansa i richiedenti asilo eritrei all’aeroporto di Ciampino)