Natale a casa Sarkozy: in vacanza solo Carla con Giulia

Pubblicato il 17 Dicembre 2011 - 19:47 OLTRE 6 MESI FA

PARIGI, 17 DIC – Il Natale a casa Sarkozy è un Natale di crisi: in vacanza soltanto Carla con la piccola Giulia, il presidente resta al suo posto, concentratissimo sulla strategia di rilancio in vista delle presidenziali di primavera. Sta programmando visite e viaggi in Francia, oltre a un discorso di fine anno che si annuncia ''a sorpresa''.

Se durante le vacanze i francesi parleranno di crisi economica, di tripla A traballante e di elezioni presidenziali, il capo dello stato in carica deve approfittarne. Perche' se l'avversario socialista, Francois Hollande, e' in calo di tre punti nei sondaggi ancora prima di scendere in campo sul serio, resta sempre molto avanti a Nicolas Sarkozy, che ristagna e comincia a sentire il peso della candidatura del centrista Francois Bayrou, schizzato subito al 13% delle preferenze.

Fin dall'inizio, in molti hanno ravvisato somiglianze fra la campagna di Sarkozy e la seconda di Francois Mitterrand, nel 1987, quando il presidente socialista attese fino a marzo per candidarsi ufficialmente, lasciando consumare l'avversario Jacques Chirac. In quell'occasione, però, nel tradizionale discorso di San Silvestro ai francesi, lascio' trapelare per la prima volta le sue intenzioni: ''nei prossimi mesi – disse – la vostra fiducia mi aiutera'''. Ecco, dall'entourage di Sarkozy trapela che il presidente studia attentamente quella vittoriosa campagna elettorale socialista. E potrebbe anche lui buttare li' una frase ''storica'' il 31 dicembre, senza preavviso.

Resta il fatto che il suo ''guru'', Patrick Buisson, che cura il progetto di riconferma all'Eliseo, non ha ancora sciolto la riserva sulla data dell'annuncio ufficiale. Non prima del 15 febbraio, sembra, ma potrebbe slittare ancora piu' avanti se la crisi dovesse aggravarsi nelle prossime settimane. Sarkozy starebbe lavorando a una ''lettera ai francesi'', forse un libro, nel quale spiegare perche' la Francia puo' guardare avanti nonostante i declassamenti, perche' deve avere fiducia nel suo presidente e quali sono le prospettive reali.

Finora, niente e' andato per il verso giusto. Ogni giorno porta piu' incertezza sullo stato delle finanze e del debito francesi, il nervosismo – ora nei confronti della Germania, ora dell'Italia, poi della Gran Bretagna – e' a livelli di guardia. L'asso nella manica per il rilancio, sorprese di San Silvestro a parte, potrebbe essere un provvedimento a favore delle categorie piu' in difficolta', una misura di solidarieta' sociale in grado di risollevare gli animi piu' delusi nella maggioranza.

L'agenda del 2012, intanto, si presenta sensibilmente diversa da quella tradizionale: invece dei tradizionali auguri alle varie componenti dello stato, ricevute all'Eliseo, sara' il presidente a viaggiare. Una decina di tappe dal 1 gennaio in poi, a Metz per l'omaggio ai poliziotti, poi a Brest le forze armate, quindi a Lione per i partner economici, e via di seguito in un'inedita serie di discorsi ufficiali che all'Eliseo sperano funzionino meglio dei comizi.