Negazionista Covid norvegese vittima Covid a 60 anni: feste, denunce, complotti, è morto tacendo la positività

di Caterina Galloni
Pubblicato il 18 Aprile 2021 - 17:00 OLTRE 6 MESI FA
Negazionista Covid norvegese

Negazionista Covid norvegese muore a 60 anni, positivo post mortem (Ansa)

Negazionista Covid norvegese vittima Covid a 60 anni. A Gran, Norvegia, è morto di Codiv a 60 anni Hans Kristian Gaarder. Noto negazionista Covid norvegese, il 26 e 27 marzo aveva ospitato nella sua abitazione due grandi eventi illegali. Dodici persone erano in seguito risultate positive e avevano contagiato i familiari.

Gaarder, deceduto il 6 aprile a Gran, un comune che si trova a circa 60 chilometri da Oslo, è risultato positivo dopo alcuni test post mortem.

Negazionista Covid norvegese vittima Covid a 60 anni

Secondo quanto riportato da newsinenglish.no, le autorità sanitarie locali ritengono che Gaarder fosse malato da diverse settimane ma non abbia informato nessuno. Sul sito web il comune di Gran ha confermato la morte di un uomo di circa 60 anni. Poi ha lanciato un appello per poter rintracciare e sottoporre a tampone i partecipanti ai raduni.

Il medico del Comune, Are Løken, ha giudicato la morte di Gaarder comunque motivo di dispiacere. E aggiunto, che “i nostri pensieri ora sono rivolti ai familiari. Gaarder era un noto teorico della cospirazione. Ha spesso affermato che il coronavirus era come un raffreddore. Su Facebook aveva condiviso dei post bollati dai social come “fake news”.

Denunciò la tv di Stato e la sanità pubblica: negava la febbre suina

Nel 2009, era salito alla ribalta per aver denunciato alla polizia NRK (la televisione pubblica norvegese) e l’Istituto nazionale norvegese di sanità pubblica. Secondo lui erano “impegnati in propaganda di estrema paura e menzogne sulla peste suina”.

Oltre a condividere opinioni no-vax, Gaarder ha anche pubblicato dei messaggi sulla setta degli Illuminati. E sulla presunta “illegittima” elezione di Joe Biden come presidente degli Stati Uniti.
L’evento del 26 marzo era stato pubblicizzato con il titolo:”Trump, Biden e la via da seguire per gli Stati Uniti e il mondo”.