Nizza, giornalista turco: “Non è attentato”. Licenziato

di redazione Blitz
Pubblicato il 15 Luglio 2016 - 20:43 OLTRE 6 MESI FA
Nizza, giornalista turco: "Non è attentato". Licenziato

Nizza, giornalista turco: “Non è attentato”. Licenziato

NIZZA – Dopo lattentato di Nizza c’è anche chi si permette del sarcasmo. E’ successo in Turchia, dove Ali Kahriman, collaboratore dell’agenzia di stampa Anadolu, ha scritto sul suo account personale Twitter:”Il camion che ha colpito la gente nell’attacco in Francia non è riuscito a frenare. Non è stata un’azione terroristica”. Il tweet, accompagnato da un emoticon sorridente, ha scatenato un’ondata di polemiche in rete

L’agenzia ha deciso di licenziarlo e ha spiegato: “È stato deciso che Ali Kahriman, che non era un nostro impiegato ma un freelance di cui ci siamo avvalsi occasionalmente, ha condiviso un post estremamente irresponsabile sul suo account Twitter personale dopo l’attacco terroristico a Nizza che ha provocato 84 morti. Questa persona – ha sottolineato l’agenzia in una nota – è stata licenziata dall’Anadolu”.

Mohamed Lahouaiej Bouhlel, il cittadino francese di origini tunisine di 31 anni che con il suo camion ha ucciso 84 persone sul lungomare di Nizza, era stato fermato dalla gendarmeria francese poche ore prima dell’attentato. Gli agenti, insospettiti dalla presenza di un furgone in sosta da ore nel centro di Nizza (dove simili veicoli non possono circolare se non per delle consegne) avevano chiesto a Bouhel che cosa ci facesse lì, e lui aveva risposto che doveva consegnare dei gelati.

Secondo quanto scrive il quotidiano britannico MailOnline, il terrorista era stato notato dalla polizia perché aveva tenuto il suo camion fermo per almeno nove ore sulla strada principale di Nizza. Dagli accertamenti risulta che quel camion era stato preso in affitto da Bouhlel alcuni giorni fa in un’officina specializzata a Saint Laurent du Var, vicino all’aeroporto di Nizza. L’uomo, divorziato e con tre figli, era già noto alle forze dell’ordine per alcuni episodi di violenza domestica, furto e uso di armi, tanto che lo scorso gennaio era stato arrestato dopo una rissa in un bar, ma non aveva precedenti per terrorismo. Diversi familiari e amici di Bouhlel sono stati convocati dalla polizia per essere interrogati. Al vaglio degli inquirenti anche i filmati delle 1.200 videocamere di sorveglianza presenti nella città della Costa Azzurra.