No Tav inglesi: Tory e aristocratici contro treni alta velocità a Londra

Pubblicato il 29 Gennaio 2013 - 11:54| Aggiornato il 10 Maggio 2022 OLTRE 6 MESI FA

LONDRA – Treni ad alta velocità collegheranno Londra a Manchester e Birmingham in poco più di un’ora. La costruzione dell‘High Speed 2, Hs2, inizierà nel 2017, annuncia il premier inglese David Cameron. Ma se i sindacati della Trade Union plaudono al nuovo progetto, che sarà concluso entro il 2033, i No Tav inglesi fanno sentire il loro dissenso. I No Tav d’oltre manica del movimento  “Stop Hs2” sono i conservatori dei Tory, aristocratici e manager che non vogliono rinunciare alla tranquillità delle campagne inglesi, in cui si rifugiano nel week end, scrive il Corriere della Sera.

Cameron ha annunciato che la linea collegherà Birmingham e Manchester a Londra e costerà 32 miliardi di sterline. I pendolini serviranno per il trasporto dei pendolari ed estendere la rete industriale, e la ricchezza, anche nel nord della Gran Bretagna, rimasta indietro rispetto al sud.

L’identikit dell’inglese Stop Hs2 delle “shire” è diverso da quello dell’italiano No Tav della Val di Susa. In Italia a lottare sono persone comuni che non vogliono perdere la terra per la ferrovia Torino-Lione, destinata al trasporto merci. In Inghilterra ad opporsi sono gli esponenti del partito conservatore dei Tory, gli aristocratici in pensione e i manager che nella campagna trascorrono in tranquille ville le proprie vacanze.

I No Tav italiani fanno picchetti ai cantieri e si scontrano con la polizia, quelli inglesi no. Ciò che preme agli Stop Hs2 è la tranquillità e la conservazione delle comunità e dei villaggi, obiettivo che condividono con le chiese anglicane dei paesini nelle contee inglesi.  Lo Stop Hs2 manifesta civilmente, passando dal parlamento a Londra ed ha come simbolo un elefante bianco gonfiabile. “Niente bombe incendiare, siamo inglesi”.