Attacchi a Oslo, 92 morti. Il norvegese arrestato “collabora”

Pubblicato il 23 Luglio 2011 - 13:24 OLTRE 6 MESI FA

Anders Behring Breivik

ROMA, 23 LUG – E’ salito a 92 morti il bilancio degli attentati di ieri a Oslo mentre il presunto autore della strage, Anders Behring Breivik, 32 anni, è messo sotto torchio da ore dalla polizia che sta battendo sempre più la pista dell’estremismo di destra.

Sette persone hanno perso la vita nell’esplosione di ieri nel centro di Oslo mentre altre 84 sono state massacrate in una sparatoria avvenuta sull’isola di Utoeya, a 50 km dalla capitale norvegese, durante il raduno dei giovani laburisti al quale partecipavano ragazzi di età compresa fra i 14 e i 19 anni.

Breivik è sospettato di essere l’autore di entrambi gli attacchi: arrestato subito dopo la sparatoria, la sua identità è stata confermata solo oggi dalla polizia e pare stia collaborando alle indagini mentre sempre più elementi emergono sulla dinamica degli attentati.

Il giovane è proprietario di una fattoria agricola sulla riva occidentale del fiume Glomma ad Asta, piccolo villaggio tra le località di Rena e Elverum, nella regione dell’Hedmark, cuore agricolo della Norvegia, dove si era trasferito da appena un mese.

Per preparare l’attentato ha comprato grandi quantità di fertilizzanti -”tonnellate” riferiscono sul posto- nel più vicino Felleskjopet (magazzino della comunità) a Rena, ad una decina di chilometri, località con meno di duemila abitanti. Ad Oslo abitava in un appartamento nel quartiere ovest della città, zona ricca della capitale che la polizia ha già perquisito.

Ai ragazzi che partecipavano al raduno si era presentato travestito da poliziotto e giustificando la sua presenza con la scusa di seguire un’indagine. Ha invece aperto il fuoco sulla folla usando, scrivono i media, un fucile da caccia, un’arma automatica e una pistola mentre intorno i ragazzi cercavano una via d’uscita fuggendo a nuoto dall’isola di Utoeya o fingendosi cadavere. Poche ore prima, Breivik era stato visto sul luogo dell’esplosione nel centro di Oslo.