Notre Dame, incendio partito da cortocircuito elettrico? Polizia: “E’ la causa più probabile”

di Veronica Nicosia
Pubblicato il 18 Aprile 2019 - 22:05 OLTRE 6 MESI FA

Notre Dame, incendio partito da un cortocircuito elettrico? Polizia: “E’ la causa più probabile”

PARIGI – Un cortocircuito elettrico. Questa la causa più probabile secondo la polizia francese tra le cause dell’incendio della cattedrale di Notre Dame a Parigi del 15 aprile. Questo è quanto hanno dichiarato fonti vicine alla polizia citate dall’Associated Press. Intanto arriva la proposta di innalzare una cattedrale provvisoria a fianco di quella sfigurata dall’incendio nel cuore della capitale francese.

L’idea della cattedrale in legno, subito sostenuta dalla sindaca Anne Hidalgo, è stata proposta dal rettore Notre-Dame, monsignor Patrick Chauvet. “Non voglio che si dica ‘la cattedrale rimane chiusa per cinque anni e finisce tutto’. Quindi mi sono chiesto se non fosse possibile costruire sul sagrato una cattedrale provvisoria in legno. Voglio che sia un luogo bello, un po’ simbolico, attraente”, per accogliere fedeli e turisti, ha precisato l’alto prelato ai microfoni di CNews, aggiungendo che l’obiettivo è fare in modo che Notre-Dame “resti sempre viva” ed esprimendo l’auspicio che si possa agire “rapidamente”.

Il ministro della Cultura Franck Riester però frena: “La decisione non è stata ancora presa ufficialmente. Cattedrale provvisoria, luogo di accoglienza, luogo che permetta ai fedeli di pregare… tutto questo è in discussione, in preparazione”. Una cosa è certa: “Abbiamo tutti voglia di fare in modo che ogni francese, ogni europeo, ogni cittadino del mondo abbia la possibilità di ritrovare in un modo o nell’altro Notre-Dame durante i lavori” che, secondo l’azzardata promessa del presidente Emmanuel Macron, dovrebbero durare cinque anni. Anche se non mancano le critiche di chi vorrebbe consolidare prima di cominciare a ricostruire. 

Secondo il ministro della Cultura Riester, sono tre i punti a rischio per Notre Dame. A cominciare dal frontone triangolare del transetto nord su cui sono stati realizzati nella notte lavori di fasciatura e puntellatura della parte superiore, per evitare crolli. Secondo punto sensibile il frontone occidentale. Per rinsaldare la struttura è stata avviata un’operazione per cinghiare l’angelo e ritirarlo. Ma i timori riguardano anche la torre campanaria sud esposta ad un tale calore che ora le pietre sono talmente friabili che rischiano di venire giù, incluso gli elementi decorativi, le cosiddette ‘chimere’ di cui alcune sono in corso di rimozione.