Notre-Dame (FOTO), procuratore Parigi: “Atto doloso escluso”. Per ricostruirla ci vorranno 10-15 anni

di Lorenzo Briotti
Pubblicato il 16 Aprile 2019 - 20:50 OLTRE 6 MESI FA
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Notre-Dame, procuratore Parigi: “Atto doloso escluso” (foto Ansa)

 PARIGI – “Nulla indica un atto doloso”. A 24 ore dallo scoppio delle fiamme che a Parigi hanno distrutto la cattedrale di Notre-Dame arrivano le parole del procuratore di Parigi, Re’mi Heitz, che cercano si spegnere le tante teorie sull’origine del devastante incendio emerse in queste ore. Gli inquirenti che stanno indagando sull’incendio privilegiano l’ipotesi dell’incidente. 

A mettere in dubbio che si possa essere trattato di un incidente era stato Nicolas Dupont-Aignan, il leader del partito sovranista Debout la France, che aveva detto: “Bisogna sapere se si tratta di un incidente o di un attentato”. Parole fuori dal coro tra i politici, meno se ci dobbiamo basare a quello che si legge sul web in queste ore in cui girano le peggiori teorie cospirazioniste.

Tornando a Nicolas Dupont-Aignan, si tratta di un politico regolarmente criticato per alimentare teorie del complotto e fake news, malgrado le parole del procuratore di Parigi che ha ribadito che “nulla indica un atto doloso” e tutti gli elementi in mano agli inquirenti fanno propendere per l’incidente.

Una quindicina di operai che partecipavano al cantiere sono stati interrogati nella notte, altri lo saranno nelle prossime ore. Al giornalista che gli faceva notare che la giustizia non ha mai evocato la pista dell’attentato, Dupont-Aignan ha corretto il tiro, assicurando “di non parlare di attentato. Ma i parigini che sono ammassati sui ponti mi hanno tutti detto: ‘Lei che può esprimersi, chieda un’inchiesta, che si sappia cosa è accaduto, è un incidente, e perché un tale incidente, com’è possibile che tutto ciò possa bruciare, cos’è più grave?'”. “I francesi si pongono la domanda. E’ importante dargli la verità”.

Notre-Dame, per ricostruirla serviranno dai 10 ai 15 anni

Secondo gli esperti, per ultimare la ricostruzione di Notre-Dame serviranno dai 10 ai 15 anni. Sul fronte delle indagini si è apurato che le fiamme sarebbero partite da un’impalcatura. Il quotidiano Le Parisien aveva evocato la possibilità che il fuoco possa essere partito da un lavoro di saldatura sulla struttura in legno della cattedrale. Uno scenario smentito però  dal capo dei Monumenti Storici incaricato del restauro della guglia, Francois Chatillon: “I lavori non erano ancora cominciati, solo l’impalcatura era in fase di montaggio”.

Notre-Dame, il procuratore: “Due allarmi, dopo il primo non si sono accorti del rogo”

Scatta il primo allarme a Notre-Dame, nelle strutture della cattedrale si insinua già il fuoco. C’è preoccupazione, arriva il sopralluogo per sgomberare il campo dai dubbi. Niente di anomalo, il responso. Trascorrono altri minuti e, alle 18:43, arriva la seconda allerta, con le fiamme che hanno già raggiunto la struttura. Remy Heitz, il procuratore di Parigi, sta passando al setaccio quei 23, fatali minuti, in cui si è deciso di non agire. E durante i quali, per fortuna, il principio di cautela ha spinto i responsabili della cattedrale ad evacuare la navata piena di fedeli. Il fuoco è spento, Notre-Dame ha tremato ma è ancora in piedi, salvata sul filo dei minuti, fra i 15 e i 30 precisa il sottosegretario all’Interno, Laurent Nunez.

Cattedrale Notre-Dame, 700 milioni di euro raccolti

Intanto, è partita la gara alla solidarietà, miliardari come Pinault (il primo a lanciarsi nella corsa stanotte, con 100 milioni di euro) e Arnault, seguiti da Bettencourt e da imprese come Total, hanno totalizzato oltre 700 milioni in poche ore. Ma si muovono anche istituzioni pubbliche, enti, università, che offrono il savoir-faire dei loro esperti e il background dei tecnici. La sindaca Hidalgo ha invocato addirittura una conferenza mondiale dei donatori, l’Unesco ha offerto la sua perizia in tema di monumenti danneggiati.

Notre-Dame, ritrovato il gallo di bronzo della guglia

Il gallo in bronzo che sovrastava la guglia di Notre-Dame, crollata ieri per l’incendio, è stato ritrovato tra le macerie, apparentemente integro, da uno specialista nel restauro di monumenti storici. Creduto perso per sempre, l’opera dell’architetto Viollet-le-Duc, contiene al suo interno un frammento della Corona di spine, e le reliquie di Saint-Denis e Sainte-Geneviève.

Fonte e foto: Ansa