Notre-Dame, sono sopravvissute le 200mila api che vivono sul tetto della cattedrale

di Caterina Galloni
Pubblicato il 21 Aprile 2019 - 07:30 OLTRE 6 MESI FA
notre-dame api

Notre-Dame, sono sopravvissute le 200mila api che vivono sul tetto della cattedrale

ROMA – Sono salve le 200.000 api allevate sul tetto di Notre-Dame, sopravvissute al devastante incendio, come rivelato dall’apicoltore Nicolas Géant, che dal 2013 protegge i tre alveari situati in cima a una sacrestia che confina con la cattedrale. L’incendio, durato più di dodici ore, ha distrutto la guglia e il tetto mentre il sottotetto, chiamato “foresta”, è andato distrutto per due terzi.  

Géant è stato felice di poter annunciare che le api sono “vive” e aggiunto che “inizialmente pensavo che i tre alveari fossero andati a fuoco, poi ho visto le immagini satellitari e mi sono ricreduto. Il portavoce della cattedrale mi ha confermato che entravano e uscivano dagli alveari”.  

L’apicoltore ha affermato di essere stato preso alla sprovvista dalle chiamate provenienti da tutto il  mondo per chiedere se le api fossero morte tra le fiamme. Il 51enne, che si prende cura delle api in tutta la Francia e in California, rivela che poterle allevare nella “chiesta più bella del mondo” è stato un sogno diventato realtà. “C’è un legame storico tra le api e la chiesa, per molto tempo hanno utilizzato la cera delle api per realizzare le candele”, ha detto alla NBC.

L’ape europea che si trova a Notre-Dame, allevata circa 100 anni fa da Fratello Adam, un monaco benedettino, in caso di incendio, ai primi segnali di fumo non abbandona l’alveare, fa scorpacciate di miele e rifiuta di lasciare l’ape regina. Ogni alveare di Notre-Dame produce in media circa 25 chilogrammi di miele all’anno venduto ai dipendenti della cattedrale. A Parigi è sempre più frequente imbattersi in arnie e alveari, uno ad esempio si trova all’Opéra de Paris, e sembra che le api producano un miele più buono e sano di quello delle campagne infestate dai pesticidi. (Fonte: Daily Mail)