Nuneaton, uomo armato al bowling: arrestato, ostaggi liberi FOTO-VIDEO

di redazione Blitz
Pubblicato il 22 Ottobre 2017 - 18:18 OLTRE 6 MESI FA
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Nuneaton, allarme al bowling: uomo armato con ostaggi

LONDRA  – Domenica di terrore in una sala bowling in un centro commerciale del Warwickshire, in Inghilterra, un uomo armato si era asserragliato all’interno, dopo aver preso degli ostaggi.

In serata il sequestratore è stato finalmente arrestato e liberati i due ostaggi. La vicenda, avvenuta nel Bermuda Park di Nuneaton, nelle West Midlands inglesi, è stata dichiarata ufficialmente “conclusa” dalla polizia locale. Si attendono notizie sulle condizioni esatte delle persone coinvolte.

Al momento si sa che il sequestratore è stato trasferito in ospedale a bordo di un’ambulanza in stato di arresto. E che le due persone prese in ostaggio sono “salve”. La polizia locale, secondo quanto riferiscono i media britannici, ha escluso l’ipotesi terrorismo.

La vicenda ha fatto precipitare di nuovo la Gran Bretagna nel ricordo di attentati recenti, ma non è legata questa volta al terrorismo, come gli inquirenti locali si sono affrettati a precisare. Semmai il frutto del raptus di un ex marito o un ex fidanzato di una dipendente del mall. Il risultato è stato in ogni modo da brividi a Nuneaton, cittadina del Warwickshire, nelle West Midlands, non lontano da Birmingham.

Teatro dell’accaduto, il Bermuda Park: una struttura che include un hotel, negozi, ristoranti, cinema, sale giochi e palestre, blindata a lungo da un doppio cordone di agenti in divisa e unità in assetto da commando, in grado di snidare con successo il folle solo dopo un interminabile standoff. Le prime immagini caricate sui social network e su YouTube mostravano la polizia in azione dinanzi al centro.

Il racconto dei testimoni – intercettati all’uscita dalle telecamere, quasi tutti con al fianco di bambini dall’aria spaventata o imbronciata con i loro palloncini della festa in mano – suona a cavallo fra il disorientamento e il panico. I primi segnali dell’allerta, ripetono in molti, sono arrivati a inizio pomeriggio: dallo staff del parco e poi dai poliziotti accorsi a decine. Alcuni spiegano di essersi sentiti dire all’improvviso di scappare.

Kelly Pettett spiega addirittura di essersi ritrovata chiusa “con altri venti persone nel bagno” di un ristorante della catena Frankie and Bennie’s: amato soprattutto dai più piccoli e nel quale erano in corso festicciole di compleanno. Il ristorante si trova vicino alla sala da bowling Bowl Mfa, dove il dramma si è consumato, mentre la polizia – affiancata da varie ambulanze e assistita dal cielo da un elicottero – dichiarava l’intera zona “in lockdown”: bloccando gli accessi, ma anche rinchiudendo diverse persone dov’erano, negli edifici più vicini al bowling.

Il manager di questa struttura, Mehdi Amshar, riferisce che i due ostaggi lavoravano proprio lì, colleghi di un’impiegata che sarebbe l’ex moglie o l’ex partner del sequestratore. Dettaglio che fa pensare a un delirio passionale dietro l’aggressione.

L’uomo armato è stato tratteggiato dai testimoni che lo hanno incrociato all’ingresso come una sorta di ossesso, che gridava agitando una pistola. “Era molto aggressivo”, rievoca Lawrence Hallett, che lo ha notato mentre cercava di raggiungere la sua automobile con la moglie e i figli, descrivendolo “bianco, sulla quarantina, non sbarbato”, con il volto scavato e lo sguardo fisso. “L’ho visto correre verso la porta del bowling e mi ha urlato: ‘Vattene'”, fa eco un ragazzo, Chris Turner, raccontando di minacce scagliate poi contro un gruppo di persone – che si allontanava a distanza – al grido di “game over, game over”.

Ma il terrificante gioco è continuato in realtà fino a sera inoltrata. Chiuso soltanto dal bagliore dei lampi nel buio e dai boati delle granate assordanti delle teste di cuoio.

Il Bermuda Park, affollato di famiglie e bambini come ogni Domenica pomeriggio, è stato per ore in lockdown. Si tratta di un parco commerciale di cui fanno parte fra l’altro cinema, palestre e sale giochi. Nuneaton è una cittadina di circa 80.000 abitanti dell’Inghilterra centrale, non lontana da Birmingham.