Ue: oliera fuori dai ristoranti, serve la bottiglia con tappo antimanomissione

Pubblicato il 17 Maggio 2013 - 19:02 OLTRE 6 MESI FA
Ue: oliera fuori dai ristoranti, serve la bottiglia con tappo antimanomissione

Foto Lapresse

BRUXELLES – L’Europa mette al bando l’oliera nei ristoranti, finora l’hanno fatto solo Italia e Portogallo. Infatti l’Unione Europea ha stabilito che tutti i ristoranti debbano usare solo bottiglie con tappo antimanomissione.

A partire dal primo gennaio 2014, scatterà l’obbligo di utilizzare bottiglie di olio d’oliva per evitare che qualche ristoratore disonesto riutilizzi una bottiglia con una bella ‘etichetta’ di olio d’oliva di alta qualità versandovi invece del prodotto scadente.

Il provvedimento preso su iniziativa del commissario europeo all’agricoltura Dacian Ciolos ha tuttavia spaccato in due l’Europa. Da un lato ci sono i 15 stati membri che hanno sostenuto l’iniziativa: Italia in prima linea insieme a Spagna, Grecia e Portogallo, Francia, Irlanda, Cipro, Slovenia, Slovacchia, Polonia, Lettonia, Lutuania, Repubblica Ceca, Romania e Malta.

Contro la decisione si sono scagliati Germania, Danimarca, Olanda, Bulgaria, Estonia, Lussemburgo, Austria, Finlandia e Svezia. Si sono astenuti, Regno Unito, Belgio e Ungheria. Questo voto non ha potuto riunire lo scorso 14 maggio, a livello di Comitato di gestione europeo per i mercati agricoli, né una maggioranza di Stati a favore ne’ una contraria, dando la possibilità a Bruxelles di ufficializzare nelle settimane la propria proposta.

Il provvedimento rientra nel piano d’azione europeo dell’olio d’oliva con l’obiettivo di ”garantire la qualità e l’autenticità del prodotto messo a disposizione del consumatore finale ma anche per proteggerne la salute, migliorare la sicurezza legata all’igiene del prodotto e permettere al consumatore di identificare la qualità e l’origine dell’olio d’oliva”.

Il piano d’azione include altre misure: una nuova etichetta sull’origine del prodotto più visibile per l’acquirente, il rafforzamento dei controlli con la fissazione di un livello minimo di ispezioni per Stato membro, sanzioni e condizioni ottimali da rispettare per la conservazione in buone condizioni del prodotto.