Norvegia. Operai petroliferi: “Su lo stipendio”. Prendono 143mila € l’anno…

Pubblicato il 30 Agosto 2012 - 13:21 OLTRE 6 MESI FA

OSLO – Gli operai del petrolio sono in sciopero in Norvegia. I 143mila euro l’anno di stipendio non gli bastano: vogliono aumenti e pensione anticipata. Una richiesta che può sembrare strane in tempi di crisi, ma che non lo è per la Norvegia. A Oslo la crisi non è arrivata. Nel 2012 l’economia norvegese è cresciuta del 5%, non ha accumulato debiti ed ha messo da parte 600 milioni di dollari. Tutto merito del petrolio, che vale il 20% del Pil.

E così nonostante la parola crisi non sfiori nemmeno la Norvegia, i suoi lavoratori sono in sciopero e agitazione. Ad agosto i petroliferi hanno indetto 16 giorni di sciopero sulle petroliere per chiedere il diritto alla pensione anticipata. Sciopero che potrebbe essere seguito anche dai lavoratori dei servizi a terra.

Non solo gli operaio del petrolio sono in agitazione: insegnanti, impiegati pubblici e del servizio aeroportuale chiedono aumenti e più diritti. D’altronde la Norvegia è il terzo esportatore di petrolio nel mondo e potrebbe permettersi quanto chiedono i suoi lavoratori.

Ma assecondare le richieste sarebbe rischioso. La Norvegia ne perderebbe in competitività, come ha spiegato Ryan Lance, amministratore delegato delle raffinerie ConocoPhillips: Quello che sta accadendo rende il paese meno competitivo di come era una settimana, due settimane o un mese fa in termini di investimento. È sempre un paese attraente, ma lo diviene sempre meno”.