Papa Francesco ad Auschwitz sotto la scritta “Arbeit Macht Frei”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 29 Luglio 2016 - 11:48 OLTRE 6 MESI FA
Papa Francesco ad Auschwitz sotto la scritta "Arbeit Macht Frei"

Papa Francesco ad Auschwitz sotto la scritta “Arbeit Macht Frei”

ROMA – Papa Francesco ad Auschwitz sotto la scritta “Arbeit Macht Frei”. “Signore, abbi pietà del tuo popolo! Signore, perdona tanta crudeltà”: è il messaggio scritto in spagnolo che Papa Francesco ha lasciato al campo di concentramento di Auschwitz. A diffondere il messaggio del Papa è in un tweet il Museo Memoriale di Auschwitz.

Papa Francesco ha terminato la sua visita nei campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau. Ora farà rientro a Cracovia dove nel pomeriggio visiterà l’ospedale pediatrico della città e poi farà la Via Crucis con i giovani della Giornata mondiale della gioventù. Nel campo di concentramento di Birkenau Papa Francesco, dopo aver percorso un tratto con la vettura elettrica, ha reso il suo omaggio, in silenzio e da solo, davanti alle lapidi che ricordano le vittime della Shoah di tutte le nazioni.

Il momento più toccante e significativo, immortalato da immagini che hanno fatto il giro del mondo, all’ingresso dell’ex lager, simbolo dell’universo concentrazionario che ha stritolato milioni di persone e gettato nell’abominio l’Europa dei diritti e della civiltà. Da solo, a piedi, a capo chino, il Papa è passato sotto il cancello recante la famigerata iscrizione in ferro nazista “Arbeit Macht Frei” (“il lavoro rende liberi”).

Quindi ha sostato in preghiera nella piazza dell’appello dove avvenivano le impiccagioni sommarie, si è fermato davanti al muro della morte dove i prigionieri venivano fucilati. Ha baciato uno dei pali della forca. Il contegno del Papa ha confermato la volontà di evitare discorsi e commemorazioni retoriche. Silenzio e preghiera hanno contraddistinto il suo passaggio, come da programma: “Io vorrei andare in quel posto di orrore senza discorsi, senza gente, solo i pochi necessari. Da solo entrare, pregare e che il Signore mi dia la grazia di piangere per questo”, aveva annunciato il 26 giugno scorso, nella conferenza stampa sul volo di rientro dall’Armenia.