Pedofilia, la procura belga indaga sulle perquisizioni nella cattedrale di Mechelen

Pubblicato il 5 Luglio 2010 - 15:57 OLTRE 6 MESI FA

La cattedrale di Mechelen

La procura generale di Bruxelles intende testare la legalità delle perquisizioni avvenute il 24 giugno scorso, nell’ambito delle indagini sui preti pedofili, nella sede dell’arcivescovado e nella cattedrale di Mechelen che avevano suscitato le critiche della chiesa del Belgio e del Vaticano.

Secondo quanto riferisce oggi il quotidiano in lingua fiamminga De Standaard, il procuratore generale ha deciso di intervenire dopo aver ricevuto una lettera dell’avvocato Fernand Keuleneer, legale dell’arcidiocesi e del cardinale Godfried Danneels, in cui si focalizza l’attenzione su dodici punti critici, sui quali si ipotizza il mancato rispetto delle regole, nel corso delle perquisizioni.

Tra le lamentele messe nero su bianco nella lettera al procuratore generale, ci si chiede, ad esempio, se lo spiegamento di polizia messo in campo sia stato commisurato agli obiettivi delle ricerche e delle informazioni disponibili agli investigatori, ma anche se sia stata rispettata la riservatezza al momento del sequestro degli archivi e della corrispondenza, se infine si sia tenuto conto della ”santità”, ovvero dell’inviolabilità della Santa Sede.

er avere un quadro esatto della situazione, scrive il quotidiano, il procuratore generale riceverà oggi o domani il dossier dell’indagine dal titolare, il pm Wim De Troy. Il magistrato, intanto, va avanti nel suo lavoro. Nelle prossime ore ascolterà il cardinale Godfried Danneels, a cui la polizia ha perquisito l’abitazione, sequestrando un computer.