Picchia la moglie con la webcam accesa per farsi dare la dote dai suoceri

di Francesca Cavaliere
Pubblicato il 13 Novembre 2017 - 05:54 OLTRE 6 MESI FA
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Germania: picchia la moglie con la webcam accesa

ISMANING (Monaco di Baviera)– Un uomo di 30 anni, Gagandeep S., ha picchiato selvaggiamente la moglie 28enne Daljeet K. davanti alla webcam accesa e collegata con i suoceri che si trovavano vicino Nuova Delhi: voleva spingerli a pagare la somma di denaro che gli era stata promessa come dote della futura sposa.

Il fatto, secondo quanto riportato sui giornali tedeschi che hanno dato la notizia, sarebbe avvenuto sabato 4 novembre a Ismaning, un comune vicino a Monaco di Baviera. dove la coppia indiana vive e lavora.

Mentre sul social network Facebook veniva rappresentata la commedia degli innamorati che vivono una vita felice- “L’amore è per sempre”, “La mia vita con te è grandiosa. Ti amo!,  scriveva Daljeet K.  sul suo profilo – la realtà , per la donna che dall’India si era trasferita in Germania da un paio di mesi, era invece piuttosto vicina all’inferno.

Il matrimonio, probabilmente combinato, era avvenuto nel novembre dello scorso anno e prima delle nozze, secondo le usanze locali, lo sposo aveva concordato con i suoceri la somma della dote: circa 3.7 milioni di Rupie, l’equivalente di 50mila euro.

La somma però tardava ad arrivare e l’uomo, che come riporta il giornale AZ München  vive a Monaco da 10 anni e guadagna bene col suo lavoro presso una compagnia di assicurazioni, aveva già usato violenza sulla moglie per ottenere il denaro: in ottobre infatti l’aveva picchiata per strada, salvata da ulteriori percosse grazie ai passanti che avevano chiamato la Polizia.

Questa volta però voleva che i suoceri vedessero in diretta le sofferenze della propria figlia e soffrissero anche loro, ancora di più perché  resi impotenti dalle migliaia di chilometri di distanza: l’India è veramente molto lontana dalla Germania.

I genitori di Daljeet K, seppur scossi dai “Pesanti maltrattamenti”, come ha detto il capo della Commissione omicidi Josef Wimmer,  dalla rabbia e dalle grida di Gagandeep S. con cui minacciava di ucciderla, sono però riusciti a mettersi in contatto con degli amici che vivono a Köln (Colonia) e che hanno allertato la Polizia di Monaco.

Quando la pattuglia è arrivata all’appartamento della coppia si è temuto il peggio: in casa c’erano solo il carnefice Daljeet K. e suo fratello, ma della donna nessuna traccia.

Per fortuna le cose erano andate meno peggio del previsto. Daljeet K. era riuscita a sottrarsi al massacro inventando una scusa. Aveva da poco cominciato a lavorare nella cucina di un ristorante e col pretesto di dovere andare al lavoro aveva superato la diffidenza del marito ed era uscita.

Ha il viso tumefatto, un occhio nero, è piena di lividi e contusioni ma è ancora viva. Dopo avere vagato a lungo e senza meta fino al paese vicino, senza cellulare ne’ documenti – glieli aveva  sottratti il marito prima di lasciarla uscire di casa – chiede aiuto ad alcune persone per la strada che la soccorrono prontamente.

Ora il marito Gagandeep S. e il cognato, che invece di proteggerla è stato complice dei maltrattamenti, sono stati arrestati, mentre ulteriori indagini sono in corso.

Daljeet K. invece  cercherà di guarire le sue ferite psicologiche attraverso trattamenti medici e con l’assistenza di esperti in protezione delle vittime nelle sedi della Polizia.