Picchia la moglie e la costringe a bere candeggina. Ma non andrà in carcere

di redazione Blitz
Pubblicato il 29 Marzo 2017 - 07:00 OLTRE 6 MESI FA
Picchia la moglie e la costringe a bere candeggina. Ma non andrà in carcere

Picchia la moglie e la costringe a bere candeggina. Ma non andrà in carcere

MANCHESTER – Mustafa Bahir, un giocatore di cricket pakistano di 34 anni che vive a Manchester, ha pestato la moglie con la mazza, l’ha costretta a bere candeggina, l’ha istigata al suicidio e ha definito le sue amiche “sgualdrine inglesi”. Ma il giudice gli ha risparmiato la galera. L’uomo è stato condannato a 18 mesi con sospensione della pena, poiché la vittima, Fakhara Karim, non è un soggetto “indifeso”, spiega il Daily Mail.

Bashir, che ora potrebbe entrare a far parte di un importante club britannico di cricket, preso dalla gelosia aveva colpito la moglie, receptionist in un albergo, con la mazza, dicendole dopo: “Se ti avessi picchiato con forza, allora davvero saresti morta”.

Nel corso di un’altra furiosa aggressione ha afferrato Fakhara Karim per il collo, versato la candeggina in gola e costretta a ingoiare delle pillole, ordinandole di suicidarsi. La moglie, in tribunale ha sostenuto che Bashir la rimproverava di indossare abiti occidentali e definiva sgualdrine le sue amiche inglesi. Ma a sorpresa, il giudice del Manchester Crown Court, ha deciso che la moglie non è un soggetto “indifeso”.

L’avvocato di Bashir ha sostenuto che poco prima del suo arresto il giocatore avrebbe firmato un contratto come professionista a Leicester, che sarebbe stato valido a condizione che non finisse in galera. Il club, tuttavia, nega di aver mai parlato con Mustafa Bashir o con un suo agente, o di aver offerto un contratto al giocatore.

Bashir ha avuto una condanna a 18 mesi con sospensione per due anni, il giudice Mansell gli ha ordinato di partecipare a un workshop per “migliorare i rapporti”, al pagamento di 1.000 sterline per spese legali e il divieto di contattare a tempo indeterminato la moglie.

Il giudice si è detto convinto che Fakhara Karim, pur controllata in tutto per tutto dal marito, non fosse una persona “indifesa”: una donna intelligente, laureata, con un master e con difficoltà a credere nelle persone, soprattutto negli uomini.

Fakhara Karim ha detto: “Prima di incontrare Mustafa Bashir ero una persona sicura, attiva e divertente, mi piaceva fare shopping e mi sentivo forte. La sua presenza ha minato la mia autostima, mi ha allontanato da amici e familiari. Dopo la separazione, ci sono voluti mesi per avere di nuovo fiducia in me stessa ma non sono più quella di un tempo”.