Pozzallo, cargo danese con 110 migranti fermo davanti al porto FOTO. Salvini: “Ong si scordino l’Italia”

di redazione Blitz
Pubblicato il 23 Giugno 2018 - 17:09 OLTRE 6 MESI FA
Pozzallo, cargo danese ferma davanti porto5

Il cargo fermo davanti alle spiagge dei turisti (foto Ansa)

POZZALLO – La nave porta container Alexander Maersk, battente bandiera danese, è in rada a Pozzallo (Ragusa) da ieri, venerdì 22 giugno, con a bordo tra 110 e 120 migranti soccorsi [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] dalla ong Lifeline.

Il cargo, dopo aver ricevuto viveri e di beni di prima necessità, è ufficialmente in attesa di disposizioni da parte del suo armatore, ma secondo la ong sta attendendo l’autorizzazione allo sbarco dei migranti.

Dalla nave Lifeline hanno riferito così le fasi del salvataggio: “Nel bel mezzo della notte abbiamo ricevuto un messaggio radio: gommone in pericolo. Non lontano da noi. Abbiamo offerto il nostro supporto ad Alexander Maersk, una grande nave portacontainer non effettivamente preparata per effettuare un salvataggio. Accettano per fortuna la nostra offerta. Ora siamo sul posto e il nostro equipaggio RHIB sta assistendo le persone mentre salgono a bordo su una scala di maglia da 5 metri”.

I rhib sono gommoni a scafo semirigido che vengono utilizzati dalle navi di soccorso per raggiungere rapidamente i barconi dei migranti. Secondo Lifeline i migranti soccorsi dalla Maersk sono stati almeno per 30 ore a bordo del gommone con il quale sono partiti dalla Libia.

Il colosso della movimentazione di container Maersk afferma che la sua nave Alexander Maersk, ormeggiata in rada a Pozzallo con oltre cento migranti a bordo, attende istruzioni dal Centro di coordinamento della Guardia costiera di Roma su dove sbarcare le persone soccorse in mare.

Un portavoce della società, Mikkel Elbek Linnet, parlando a Stoccolma con l’agenzia France Presse, ha specificato che i migranti a bordo del cargo sono in totale 113 e che sono stati soccorsi in mare a Sud dell’Italia, ma non ha fornito dettagli sul salvataggio. “E’ un antico codice di condotta”, ha affermato Linnet, e ha aggiunto: “Non è la prima volta. Già altre due o tre volte negli anni recenti migranti sono stati raccolti” da navi della Maersk.

Intanto la Cp 325, imbarcazione di soccorso in forze alla Capitaneria di Porto di Pozzallo, ha raggiunto la Alexander Maersk. A bordo c’è del personale medico. Stando ad alcune indiscrezioni, sarebbe stata la compagnia battente bandiera danese a richiedere un “medevac”, una procedura di evacuazione medica per una donna in avanzato stato di gravidanza. A bordo della nave commerciale porta container, non ci sono attrezzature mediche specifiche.

Salvini: “Le navi Ong si scordino l’Italia”.

Salvini interviente intanto con un post su Facebook . Il ministro dell’Interno non cita il caso della nave ferma a Pozzallo: “In questo momento le navi di due Ong sono nel Mediterraneo, in attesa di caricare immigrati. Le navi di altre tre Ong sono ferme in porti Maltesi. Che strano.  La Lifeline, infine, nave fuorilegge con 239 immigrati, è in acque maltesi. Tutto questo per dirvi che il Ministro lo farò insieme a Voi, condividendo tutte le informazioni che sarà possibile e per ribadire che queste navi si possono scordare di raggiungere l’Italia: voglio stroncare gli affari di scafisti e mafiosi!”

Macron: “Si sbarchi nel porto più vicino”.

Intanto, prendendo la parola al termine dell’incontro all’Eliseo con il premier spagnolo, Pedro Sanchez, il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato: “Chiediamo di non gestire caso per caso, proporremo domani uno schema chiaro: che lo sbarco di migranti rispetti le regole e i principi umanitari di soccorso e che avvenga nel porto sicuro più vicino”.

Macron ha proseguito: “Voglio sottolineare l’eccellente cooperazione che abbiamo con la Spagna” sull’accoglienza dei migranti e “che in particolare abbiamo avuto sul caso dell’Aquarius” ha aggiunto Macron per poi affermare che “ci si dimentica che la crisi migratoria non è a livello di quella del 2011. Paesi come l’Italia non hanno gli stessi sbarchi dell’anno scorso perchè grazie alla cooperazione europea abbiamo diminuito gli sbarchi dell’80%”.

Foto Ansa