Principe Friso d'Olanda in fin di vita: famiglia reale in ansia

Pubblicato il 18 Febbraio 2012 - 19:32 OLTRE 6 MESI FA

BOLZANO – Due donne vestite di nero, la giovane appoggia un braccio sulla spalla dell'altra, i loro visi sono pieni di apprensione e lo sguardo e' basso: questa immagine della regina d'Olanda Beatrice e Mabel, la moglie di Johan Friso, ha ulteriormente aumentato la preoccupazione per le condizioni del principe che e' ancora in pericolo di vita, dopo essere stato travolto ieri da una valanga a Lech am Arlberg. Il centro sciistico, dove la famiglia reale e' di casa, e l'intera Olanda in queste ore sono con il fiato sospeso.

La vita del quarantatreenne e' infatti appesa a un filo. La famiglia reale e i medici non fanno trapelare nulla sul suo stato di salute. Solo il governo olandese ha comunicato in mattinata, con una breve nota, che le condizioni sono stabili. Il principe e' ancora in pericolo di vita e ha passato la notte senza complicazioni. Secondo la tv austriaca Orf, Johan Friso avrebbe subito un forte trauma cranico e sarebbe ora in coma artificiale.

Questa mattina, la regina Beatrice e Mabel hanno lasciato l'albergo 'Gasthof Post' a Lech per correre al capezzale di Johan Friso alla Clinica universitaria di Innsbruck. Le due donne sono salite su una Bmw con targa austriaca, che e' subito partita seguita da altre macchine.

Dopo alcune ore nell'ospedale, la madre e la moglie di Johan Friso sono tornate nel centro sciistico, dove nel frattempo si e' riunita l'intera famiglia reale. Ieri sera sono infatti arrivati a Lech anche i principi Willem Alexander e Constantijn con le loro famiglie. L'aereo e' atterrato in Svizzera al piccolo aeroporto di St. Gallen-Altenrhein, sul confine con l'Austria. Da li si sono recati a Lech, dove hanno abbracciato i parenti.

La procura di Feldkirch ha aperto un'inchiesta sull'incidente, avvenuto durante un fuoripista con forte pericolo valanghe. L'inchiesta, ha precisato la direzione di polizia del Vorarlberg, e' un atto dovuto e per il momento non ci sono indagati. Ancora ieri e' stato effettuato un sopralluogo sul pendio dal quale si e' staccata la valanga. La macchina dei soccorsi ha funzionato molto bene.

I primi ad arrivare sul posto dell'incidente sono stati alcuni maestri di sci, subito dopo e' atterrato un elicottero della protezione civile con uomini del soccorso alpino. Johan Friso, che era sepolto sotto 40 centimetri di neve, e' stato liberato dopo solo 20 minuti: un lasso di tempo brevissimo per interventi di questo tipo, che pero' puo' essere fatale, se il cervello in questi minuti e' rimasto senza ossigeno. Per questo e' molto grande l'attesa per il primo bollettino medico, che pero' arrivera' solo tra alcuni giorni.