Regno Unito: l’opinionista Michael Savage bandito dall’Home Office assieme a 15 estremisti

Pubblicato il 6 Maggio 2009 - 10:57| Aggiornato il 8 Maggio 2009 OLTRE 6 MESI FA

Tempi duri per il diritto di espressione. Anche nella liberalissima Gran Bretagna. Accade infatti che il Ministro degli Interni britannico, la laburista Jacqui Smith, abbia reso pubblico l’elenco di sessanta personaggi che a partire da ottobre saranno banditi dal Regno Unito, perché considerati fomentatori di violenza. Nella lista dei sedici “campioni”, come li definisce lo stesso quotidiano britannico The Independent, risulta a fianco di neonazisti e contestatori anti-gay anche il celebre commentatore radiofonico americano Michael Savage.

Il motivo? Lo spiega lo stesso ministro: «Penso sia importante che le persone capiscano il tipo di standard e di valori che abbiamo qui da noi, il fatto che venire qui sia un privilegio e il tipo di comportamenti che non sono benvenuti nel nostro Paese», ha affermato il ministro Smith sull’emittente privata GMTV. Michael Savage (pseudonimo di Michael Weiner) è uno dei più controversi opinionisti conservatori americani: autore di numerosi libri di medicina omeopatica e antropologia medica, Savage in questi anni ha pungolato in modo saccente e sarcastico molti degli esponenti di spicco dei neocon americani, fra cui il governatore dell’Alaska Sarah Palin. Savage, negli Usa definito un “indipendente conservatore”, sta già pensando ad un’azione legale contro il titolare dell’Home Office britannico.

In un’intervista al quotidiano online WND, Savage ha infatti dichiarato di attendere un responso dai suoi legali, senza risparmiare un attacco alla legislazione britannica anti-diffamazione giudicata troppo restrittiva. Compagni di sventura del commentatore sono l’estremista israeliano Mike Guzovsky, il membro di Hamas Yunis Al-Astal, l’ex leader del Ku Klux Klan Stephen Donald Black e il neo-nazista Erich Gliebe. Due dei sedici sono tutt’ora in prigione: si tratta di Artur Ryno and Pavel Skachevsky, ex-leader di un gruppo di skinhead russi.

Alessandro Marchetti
Scuola Superiore di Giornalismo Luiss