Russia, caccia ai gay nell’esercito: “Si riconoscono dai tatuaggi”

Pubblicato il 25 Gennaio 2013 - 15:11| Aggiornato il 6 Maggio 2022 OLTRE 6 MESI FA

MOSCA – Dopo il divieto di “propagandare l‘omosessualità” ai minorenni e il no ai gay pride la Russia va alla caccia di omosessuali nell‘esercito con un’insolita ricerca: quella dei tatuaggi sulle parti intime. Il Ministero della Difesa russa ha stilato una vera e propria guida destinata ai vertici militari per capire l’orientamento sessuale dei propri coscritti.

Il testo si basa su un libro di psicologia pubblicato da una biblioteca universitaria nel 2005. In particolare si consiglia un “esame fisico” del soldato, con tanto di minuzioso controllo dei tatuaggi. In particolare i tatuaggi “a rischio” secondo i criteri della Difesa russa sono quelli vicino al viso, agli organi sessuali o sul sedere. Secondo gli autori del testo farsi dei tatuaggi dimostra “una scarsa educazione e cultura”.

Ma gli addetti a scovare gay nell’esercito devono anche prestare attenzione, sostiene sempre il testo, alle abitudini sessuali dei coscritti: tra i comportamenti “a rischio” ci sono i rapporti sessuali precoci e “fuori controllo”. Questi comportamenti sono equiparati, agli occhi dell’esercito russo, all‘abuso di alcool, alle tendenze suicide e al furto. 

Questo proprio cinque anni dopo un rapporto delle Nazioni Unite in cui si diceva che nell’esercito russo omosessualità e prostituzione maschile sono molto diffuse.