San Pietroburgo, esplosione in metro: 11 morti. Medevev: “E’ terrorismo”. Pista kamikaze VIDEO-FOTO

di redazione Blitz
Pubblicato il 3 Aprile 2017 - 20:50| Aggiornato il 4 Aprile 2017 OLTRE 6 MESI FA
Russia, esplosione in metropolitana a San Pietroburgo: morti

Russia, esplosione in metropolitana a San Pietroburgo: morti

SAN PIETROBURGO – Un’esplosione ha sventrato un vagone della metro di San Pietroburgo in movimento tra le stazioni dell’Istituto di Tecnologia e quella di Sennaia. Il bilancio è al momento di 11 morti e 42 feriti, ricoverati in ospedale, di cui 13 gravi. Il rappresentante della procura generale, Aleksandr Kurennoi, ha dichiarato in un’intervista al canale Russia-24 che si è trattato di un attentato terroristico. Si segue la pista dell’attentato suicida.

La bomba deflagrata conteneva 200 grammi di tritolo, avvolti da cuscinetti a sfera e chiodi per aumentarne le potenzialità distruttive, ed era nascosta in una valigetta abbandonata sulla carrozza. Ben cinque volte più potente la bomba inesplosa, trovata e disinnescata dagli artificieri in una seconda stazione. Dissimulata in un estintore, conteneva un chilogrammo di Tnt con lo stesso letale mix di chiodi e biglie di ferro.

L’intelligence sta quindi seguendo la pista di un kamikaze ventitreenne, membro di un’organizzazione islamista e originario dell’Asia centrale, che avrebbe celato l’ordigno in uno zaino e si sarebbe fatto esplodere. “I resti ritrovati fanno propendere per un’esplosione causata da un attentatore suicida ma la certezza potrà solo venire dopo l’esame del Dna”, ha spiegato una fonte anonima all’agenzia Interfax.

Il presidente russo, Vladimir Putin, era in quel momento a San Pietroburgo, sua città natale, per incontrare l’omologo bielorusso, Alexander Lukashenko.

Il numero uno del Cremlino ha annunciato di “aver parlato con il capo dei servizi speciali, stanno lavorando per accertare le cause”, esprimendo “dolore e vicinanza ai familiari delle vittime”. Putin, al termine del vertice con Lukashenko, si è recato nei suoi vecchi uffici, la direzione dell’Fsb (ex Kgb) della città sulla Neva ed è poi andato di persona sul luogo dell’attentato, rendendo omaggio alle vittime. “Non escludo il terrorismo”, ha dichiarato il presidente. Ha intanto riaperto la linea della metropolitana 1 coinvolta dall’attacco.

Dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, al cancelliere tedesco, Angela Merkel, sono molti i leader mondiali che hanno manifestato cordoglio e vicinanza a Mosca. Il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, ha manifestato “sgomento e solidarietà per le famiglie delle vittime”.