Salah Abdeslam fischiato da detenuti islamici: “Codardo”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 28 Aprile 2016 - 18:46 OLTRE 6 MESI FA
Salah Abdeslam fischiato da detenuti islamici: "Codardo"

Salah Abdeslam fischiato da detenuti islamici: “Codardo” (foto d’archivio Ansa)

PARIGI – Salah Abdeslam, terrorista superstite degli attentati del 13 novembre a Parigi, è stato fischiato questa mattina da altri detenuti del carcere di Fleury-Merogis, dove è rinchiuso dal 27 aprile. Secondo un sindacalista del penitenziario, a prendere di mira Salah con “buuuu” e fischi sono stati altri detenuti “radicalizzati” che gli rimproveravano di non essere andato fino in fondo facendosi esplodere come gli altri suoi compagni kamikaze allo Stade de France, nei bistrot di Parigi e al Bataclan.

Salah, descritto dal suo avvocato come “un povero coglione che viene dalla piccola delinquenza”, un uomo “con l’intelligenza di un posacenere”, è stato arrestato a Bruxelles il 18 marzo ed estradato in Francia, dove è stato trasferito nel carcere più grande d’Europa, a poca distanza da Parigi. Il terrorista, posto in isolamento, è rinchiuso in una cella dotata di videosorveglianza. Incriminato con l’accusa di appartenere a un’organizzazione terroristica, omicidio, sequestro e detenzione di armi ed esplosivi, la sua prossima udienza è in programma per il 20 maggio.

Aggiunge Sergio Rame sul Giornale:

Ieri, a cinque mesi dalle stragi terroristiche, Salah Abdeslam, l’unico sopravvissuto dei commando jihadista che trucidò 130 persone nella notte del 13 novembre, è stato estradato a sorpresa dal Belgio alla Francia. Alle 9:05 l’elicottero della Gendarmerie Nationale che in piena notte si era alzato in volo per andarlo a prelevare nel carcere belga di Bèveren è rientrato alla base militare di Villacoublay, nell’hinterland parigino, non lontano dai luoghi in cui Salah partecipò a quell’atroce spedizione di morte. Due ore dopo veniva già condotto al palazzo di giustizia, dove un giudice parigino lo ha incriminato con sei capi d’accusa tutti legati al terrorismo. Nel tardo pomeriggio il corteo di auto lasciava il Quai des Orfèvres a sirene spiegate per Fleury-Mèrogis, il penitenziario più grande d’Europa. Qui, Abdeslam passerà la sua prima notte in “isolamento”, sorvegliato a vista da una squadra di “guardie agguerrite”, come le ha definite il ministro della Giustizia Jean-Jacques-Urvoas, formate per la detenzione di individui pericolosi.