Samuel Paty indicato dal padre di un’alunna che voleva vendetta per le vignette su Maometto

di Redazione Blitz
Pubblicato il 22 Ottobre 2020 - 11:25 OLTRE 6 MESI FA
Samuel Paty, il prof decapitato venduto dal padre di un'alunna che voleva vendetta per le vignette su Maometto

Samuel Paty venduto dal padre di un’alunna che voleva vendetta per le vignette su Maometto (foto Ansa)

Il professor Samuel Paty è stato segnalato dal padre di una sua alunna? L’uomo ha chattato col killer del docente decapitato.

Il padre di un’alunna ha vanduto Samuel Paty al killer che ha decapitato il prof francese? Il killer ceceno Abdullakh Anzorov, nei giorni precedenti l’assassinio, era stato in contatto con il genitore che guidava la protesta contro l’insegnante. Reo di aver mostrato in classe le caricature di Maometto.

La chat tra il padre dell’alunna e il killer di Samuel Paty

Su Whatsapp, gli inquirenti hanno trovato i messaggi che Anzorov si scambiava con il padre dell’allieva che della crociata contro il prof aveva fatto la sua priorità.

La reazione di Macron

La lotta all’islam radicale in Francia “si intensificherà”, ha promesso Emmanuel Macron. Annunciando lo scioglimento di un’associazione pro-palestinese ritenuta “direttamente coinvolta” nel brutale omicidio del professore.

Brigitte Macron non ha potuto essere alla cerimonia per la morte del prof perché positiva al Covid. Ma ha voluto scrivere una lettera da cui traspare tutta la sua emozione per quanto accaduto, dal titolo “Essere prof”.

“Essere prof significa trasmettere e anticipare, preparare le lezioni con un’attenzione particolare, perché ogni lezione è importante”, scrive la première dame, che per 30 anni è stata insegnante di francese. “Significa individuare una luce che si è stati capaci di accendere negli occhi degli allievi, sviluppare il loro spirito critico per renderli liberi. Tutto questo, Samuel, lei lo sapeva. E, meglio ancora, lo incarnava”.

L’inchiesta va avanti

Intanto, l’inchiesta avanza a grandi passi e il giro di vite “si intensificherà”, ha assicurato Macron. A cominciare dallo scioglimento del collettivo filopalestinese Cheikh Yassine, guidato da Abdelhakim Sefrioui, noto integralista islamico e agitatore nelle moschee più radicali.

Come quella di Pantin, in banlieue, che sarà chiusa come annunciato dal ministro dell’Interno, Gérald Darmanin. E’ un duro colpo per i gruppi salafiti, che si vedono sciogliere anche associazioni sospette come BarakaCity, che ha fatto ricorso in giustizia, o il Ccif, Collettivo contro l’islamofobia in Francia.

Restano in stato di fermo 16 persone, mentre gli inquirenti cercano di capire dagli interrogatori con il genitore ormai al centro dei sospetti e con Sefrioui, che lo accompagnò al colloquio con la preside per chiedere il licenziamento di Samuel Paty, come sia stato influenzato giorno dopo giorno il diciottenne Anzorov fino al punto da decapitare, fuori dalla scuola, il professore di storia. (Fonte Ansa)