Santa Sofia, Istanbul: Erdogan vuole che il museo voluto da Ataturk torni una moschea

di Redazione Blitz
Pubblicato il 2 Luglio 2020 - 14:20 OLTRE 6 MESI FA
Turchia, interprete ucraina trovata morta nel suo appartamento: era ammanettata e con un sacco di plastica in testa

Turchia, interprete ucraina trovata morta nel suo appartamento: era ammanettata e con un sacco di plastica in testa (foto Ansa)

La decisione sulla possibilità di riconvertire in moschea Santa Sofia a Istanbul verrà resa nota per iscritto entro 15 giorni.

Lo ha deciso il Consiglio di Stato di Ankara, al termine dell’udienza di stamani sul ricorso presentato da un’associazione locale.

Ricorso per chiedere la modifica dello status del monumento, che dal 1935 è un museo.

Basilica cristiana per quasi un millennio, convertita in moschea dopo la presa ottomana di Costantinopoli nel 1453, Santa Sofia dal 1935 è un prestigioso spazio museale.

Per volontà espressa di Mustafa Kemal Ataturk, fondatore della Repubblica turca.

Nel corso dell’udienza, durata circa mezz’ora, i giudici della 10/ma sezione del massimo tribunale amministrativo turco hanno ascoltato le motivazioni della richiesta presentata dall’Associazione per la protezione dei monumenti storici e dell’ambiente.

Secondo il loro legale, Selami Karaman, la trasformazione in museo avrebbe violato il “diritto di proprietà” del sultano Maometto II e dei suoi eredi.

Diritto acquisito con la conquista della città.

La procura ha invece sostenuto che lo status del monumento dipende delle autorità di governo – come avvenuto con il decreto di Ataturk -.

E ha quindi chiesto di rigettare il ricorso.

Secondo questa tesi, il presidente Recep Tayyip Erdogan potrebbe comunque decidere in modo discrezionale al riguardo.

Il verdetto, hanno fatto sapere i giudici, potrà essere emesso in ogni momento nelle prossime due settimane.

In caso di pronuncia a favore di una modifica dello status, sarà comunque necessario un ulteriore intervento normativo dell’esecutivo. (fonte Ansa)