Sapiens, “abbronzato”, naso schiacciato: la “foto” di nonno uomo 35 mila fa

Pubblicato il 5 Maggio 2009 - 17:26 OLTRE 6 MESI FA

L’uomo europeo di 35mila anni fa ci assomigliava molto, era giusto un po’ più scuro e con il naso schiacciato. Un artista esperto di medicina legale ha ricostruito il volto di un nostro antenato, partendo da una calotta cranica e una mandibola ritrovati nelle foreste dei Carpazi. Per la precisione i resti di questo ominide sono stati trovati all’interno di una caverna utilizzata dagli orsi durante il letargo a Pestera cu Oase, in Romania.

Richard A. H. Neave ha perfezionato la tecnica di ricostruzione della fisionomia a partire dalle ossa, inventata dal russo Mikhail Gerasimov che se ne servì per modellare le sembianze di Ivan il Terribile. La tecnica, i cui risultati sono giudicati attendibili dagli esperti, «consiste nell’aggiungere progressivamente su un calco del cranio tutti i muscoli e i tessuti molli, calcolandone preventivamente lo spessore», spiega il professor Raffaele C. de Marinis, ordinario di Preistoria e Protostoria all’università di Milano.

Occhi grandi, labbra carnose, zigomi alti, i connotati dell’uomo di  Pestera non corrispondono in maniera esatta ai tratti asiatici, africani o europei, ma sono in realtà una sintesi delle diverse razze.

Il nostro antenato europeo dei Carpazi deve aver fatto la conoscenza dell’uomo di Neanderthal. L’Europa di 35mila anni fa era infatti occupata sia dagli ultimi neanderthaliani che dai primi homo sapiens provenienti dall’Africa. Per 10mila anni sono stati in competizione senza però mischiarsi mai.