Serbia, 9 anni dall'assassinio di Zoran Djindjic. Il ricordo

Pubblicato il 12 Marzo 2012 - 20:38 OLTRE 6 MESI FA

BELGRADO – Il nono anniversario dell'uccisione del premier riformatore serbo Zoran Djindjic e' stato ricordato oggi a Belgrado con cerimonie e riunioni alle quali hanno preso parte le massime autorita' del paese e la dirigenza del Partito democratico (Ds), del quale Djindjic fu alla guida dal 1994 fino alla sua tragica morte.

Il presidente Boris Tadic, accompagnato dalla vedova di Djindjic, Ruzica, ha reso omaggio al premier riformatore deponendo fiori sulla sua tomba al cimitero di Belgrado, meta oggi di un massiccio afflusso di autorita' e comuni cittadini.

Il primo ministro Mirko Cvetkovic, accompagnato da numerosi ministri, si e' raccolto sul punto, nel cortile della sede del governo, dove Djindjic fu assassinato il 12 marzo 2003 con colpi sparati a distanza con un'arma di precisione.

Sabato scorso 20 mila persone erano sfilate per le strade della capitale per ricordare Zoran Djindjic, considerato l'iniziatore della svolta democrtaica della Serbia.

Djindjic – tra i pionieri della dissidenza nella ex Jugoslavia – fu il primo capo del governo serbo dopo la caduta del regime di Slobodan Milosevic nell'ottobre 2000.