Serbia. Assassino del premier Djindjic tenta l’evasione

Pubblicato il 7 Febbraio 2012 - 12:19 OLTRE 6 MESI FA

BELGRADO – Due noti criminali serbi, uno dei quali condannato per il suo coinvolgimento nell'assassinio del premier riformatore (rpt riformatore) Zoran Djindjic nel marzo 2003, hanno tentato di evadere la notte scorsa dal carcere di Belgrado dove sono detenuti ma sono stati prontamente bloccati dai gendarmi di guardia e ricondotti nelle loro celle.

A tentare la fuga, ha reso noto l'amministrazione penitenziaria, sono stati Sretko Kalinic e Zeljko Milovanovic, entrambi ex membri del famigerato 'Clan di Zemun', un'organizzazione criminale mafiosa tra le piu' potenti della Serbia. Kalinic faceva parte del gruppo responsabile di aver organizzato l'uccisione di Djindjic il 12 marzo 2003 davanti alla sede del governo a Belgrado.

In fuga dopo l'assassinio del giovane premier, Kalinic era stato condannato in contumacia nel maggio 2007 a 30 anni di reclusione. Fu arrestato nel giugno 2010 dalla polizia croata dopo essere rimasto ferito in una sparatoria alla periferia di Zagabria. Nell'agosto successivo fu estradato verso la Serbia.

Zeljko Milovanovic, l'altro criminale che ha tentato l'evasione, e' stato condannato in contumacia dalla giustizia croata a 40 anni di carcere per l'uccisione a Zagabria del noto giornalista croato Ivo Pukanic, fondatore e direttore del settimanale Nacional.

Il tentativo di evasione, e' stato precisato, e' avvenuto nelle prime ore di stamane. I due detenuti sono riusciti ad aprire le porte delle loro celle e a raggiungere il cortile del carcere dopo aver aggredito una guardia. Ma l'intervento degli agenti della gendarmeria in servizio nel carcere ha evitato che il piano fosse attuato.

Le autorita' hanno aperto un'inchiesta, e hanno sospeso dal servizio le guardie in servizio nel reparto dove sono detenuti Kalinic e Milovanovic.