Serial killer peggiore di sempre: adescava gay su Grindr, ne abusava, li uccideva

di Redazione Blitz
Pubblicato il 25 Novembre 2016 - 05:46 OLTRE 6 MESI FA
Serial killer peggiore di sempre: adescava gay su Grindr, ne abusava, li uccideva

Serial killer peggiore di sempre: adescava gay su Grindr, ne abusava, li uccideva

LONDRA – Ha ucciso 58 vittime? Stephen Port, il cuoco di professione che su Grindr ha adescato, violentato e ucciso giovani omosessuali somministrando dosi letali di GHB, potrebbe essere il peggior serial killer di sempre della Gran Bretagna, eppure dopo aver commesso il primo omicidio fu rilasciato, libero di colpire ancora.

Il Met police, tuttavia, ora è sotto inchiesta per il mancato arresto per gli omicidi dei quattro giovani, quasi identici nella modalità, attirati da Port sul social network Grindr, un’applicazione basata sulla geolocalizzazione rivolta a un target maschile gay e bisessuale.

Nel 2014 e 2015, Anthony Walgate, Gabriel Kovari, Daniel Whitworth e Jack Taylor furono trovati morti a poca distanza dalla casa di Stephen Port, nell’est di Londra.

Come risulta dalle indagini della polizia, a Londra ci sono state altre 58 morti simili: il che significa che Port è indietro di una sola persona rispetto a Ian Brady e Myra Hindley che nel 1960 assassinarono cinque bambini e Stewe Wright che a Ipswich uccise cinque prostitute, sulla lista dei più terribili serial killer della Gran Bretagna.

Harold Shipman è in cima alla lista nera, per aver ucciso 260 persone.

Dennis Nilsen, tra il 1978 e il 1983, fece fuori non meno di 15 uomini gay, Peter Sutcliffe uccise 13 prostitute sotto lo pseudonimo “Squartatore dello Yorkshire” e Fred West, noto come il “mostro di Gloucester” con l’aiuto della moglie Rose ammazzò almeno 12 ragazze.

I giovani assassinati da Port, avevano tutti circa 20 anni: incontravano lo chef 41enne che somministrava loro alti livelli di GHB, la cosiddetta droga da stu$pro per farli svenire e poi abusare di loro.

Port ora è stato condannato per quattro omidici e Scotland Yard ha annunciato che 17 agenti sono oggetto di un’indagine su larga scala, da parte della Police Complaints Commission (IPCC), per come hanno esaminato gli omicidi; sette agenti di polizia rischiano di essere destituiti per gravi inadempienze.

Port fu arrestato dopo il primo omicidio, ma solo per aver deviato il corso della giustizia, il che significa che dopo una breve pena detentiva, uccise di nuovo.

La famiglia del quarto giovane si è vista costretta a indagare sui crimini e scoperto le somiglianze tra gli omicidi e ora ha in programma di intraprendere un’azione legale nei confronti degli agenti ritenuti responsabili.

Stuart Cundy, comandante Met, finché l’indagine dell’IPCC non è conclusa, rifiuta di commentare ma afferma che nell’assicurare Port alla giustizia “sono state perse alcune opportunità”.

Scotland Yard porgerà scuse formali alle famiglie delle quattro vittime e, a causa delle mancanze, affronterà eventuali azioni legali.

La giuria ha condannato Port per 22 reati commessi nei confronti di 11 uomini, tra cui quattro omicidi, quattro stupri, 10 accuse di somministrazione intenzionale di droghe e 4 aggressioni con penetrazione ses$uale. Tre capi di imputazione per stupro sono stati cancellati.