Gran Bretagna. Sindaco bandito dai pub della città: il comportamento “rude” non è stato tollerato

Pubblicato il 11 Luglio 2011 - 14:51 OLTRE 6 MESI FA

BARNARD CASTLE –  Un comportamento “rude” nei confronti dello staff del Beaconsfield pub da parte di Tony Cooke, sindaco della città di Barnard Castle, nella contea di Durham in Gran Bretagna, non è rimasto impunito: per un anno sarà bandito da tutti i pub della sua città, che poco ha gradito i modi affatto inglesi del primo cittadino.

L’osservatorio del Teesdale Pub ad un anno dalla vicenda ha così comunicato la sua decisione e a niente sono valse le scuse di Cooke a Andy e Sue Hill, proprietari del pub, che lo scorso mercoledì 6 luglio hanno visto il consiglio di 20 membri votare la sentenza per il sindaco, che gli è stata comunicata telefonicamente. Un portavoce del consiglio comunale ha dichiarato sulla vicenda: “il consiglio cittadino è estremamente deluso per la decisione dell’osservatorio dei pub. E’ estremamente grave che la decisione sia stata presa su testimonianze di un evento accaduto un anno fa e che l’osservatorio dei pub non abbia presumibilmente preso in considerazione di ascoltare la testimonianza del sindaco Cooke”.

Il consiglio ha fatto sapere che il sindaco potrà provvedere ad un ricorso contro il provvedimento quando riceverà la lettera formale dallo schema informativo dell’osservatorio. Un altro portavoce della Durham Constabulary ha dichiarato: “L’osservatorio dei pub è un’organizzazione formata dai licenziatari che può prendere le proprie decisioni autonome relative a crimini e disordini nei loro esercizi pubblici. L’incidente è avvenuto un anno fa ed è stato presentato alla commissione solo mercoledì scorso. La decisione di bandire il sindaco per 12 mesi è stata presa dai membri del consiglio che erano presenti all’accaduto e la cosa non è mai stata oggetto di indagini della polizia”.

I membri dell’osservatorio dunque non sembrano voler scontare al sindaco la sua mancanza di gentilezza ed educazione, e nessun appello di scusa risparmierà il primo cittadino dall’essere bandito dai pub della sua città, che hanno sottolineato come “la polizia non può intervenire sulle decisioni prese dall’osservatorio dei pub e non può votare”.