LONDRA – Sorridente davanti alla sua serie tv preferita, Breaking Bad, con in mano un barattolo di Nutella. E’ il selfie di Stefano Brizzi, 49 anni di Taranto, da cinque anni trasferito a Londra, poche ore prima di commettere il raccapricciante delitto per il quale è stato condannato in Inghilterra. Brizzi ha ucciso nel suo appartamento di South London, un poliziotto gay, Gordon Semple, adescato sulla app di dating Grindr.
Brizzi lo ha invitato in casa. Lo ha strangolato. Poi lo ha fatto a pezzi. Una parte del corpo l’ha sciolta nell’acido ispirandosi alla sua serie tv preferita e utilizzando una grande bacinella rosa comprata in un supermercato proprio per l’occasione. Un piede della sua vittima l’ha gettato nel Tamigi. Altre parti del corpo le ha certamente fatte bollire in casa, forse ne ha anche mangiate.
I poliziotti sono arrivati alla sua porta di casa perché allertati dai vicini, insospettiti dalla terrificante puzza proveniente dal suo appartamento. Brizzi gli ha aperto in calzoncini e occhiali da sole, li ha fatti accomodare e così si sono trovati davanti l’orrore dei resti straziati di Semple. La scomparsa del poliziotto era stata denunciata quattro giorni prima. Cosa sia successo è chiaro. Ma è sul movente, sulle contraddizioni e sui deliri di Brizzi che ha più volte cambiato versione, che si è dibattuto il processo. La giuria ha impiegato più di 30 ore in camera di consiglio, per raggiungere la maggioranza necessaria al verdetto.
Malcolm McHaffie, vice procuratore capo di Londra, ha detto: “Stefano Brizzi è un uomo malvagio e calcolatore che intenzionalmente ha ucciso Gordon Semple e poi ha fatto tentativi raccapriccianti di disfarsi del corpo. Ha cinicamente mentito alla corte e alla giuria sostenendo che la tragica morte del signor Semple fosse il risultato di un gioco er0tico finito male e che era sotto effetto di droghe. Tutte storie fabbricate ad arte da Brizzi per sottrarsi alla giustizia”.
A conti fatti il gioco er0tico non spiega lo scempio successivo, l’acido, il cannibalismo, la bacinella rosa comprata apposta. Acquisto, quest’ultimo, mostrato in un filmato messo online dal Daily Mail.
Quel che è acclarato è che Brizzi ha conosciuto Semple su Grindr, una app frequentata da omosessuali per incontri fugaci. Cercava un partner per sess0 estremo. Voleva organizzare un “party” visto che anche altri hanno risposto al suo annuncio. Ma quando un altro uomo si è presentato sotto casa sua Brizzi aveva già commesso il delitto e ha detto all’uomo che il party era “annullato”.
Il punto resta il movente: Brizzi consuma metanfetamine. Quelle metanfetamine che gli sono costate il posto di lavoro e che su Facebook chiama “nutella”. Agli investigatori ha persino detto di aver ucciso perché glielo ha detto Satana. “Kill! Kill! Kill” gli dicevano le voci nella testa, aprendo la strada a una presunta pista satanica. Tra un mese esatto il Tribunale di Londra si pronuncerà sulla durata della pena: rischia l’ergastolo.