Scoperta Stonehenge tedesca: ossa di donne e bambini legati svelano sacrifici umani di 4300 anni fa

di redazione Blitz
Pubblicato il 4 Luglio 2018 - 06:22 OLTRE 6 MESI FA
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Scoperta Stonehenge tedesca: ossa di donne e bambini legati svelano sacrifici umani di 4300 anni fa

BERLINO – Rinvenuti in un sito della Germania, risalente al 2300 a.C., alcuni teschi distrutti e costole appartenenti a donne e bambini legati con violenza e sepolti. Circa 4.300 anni fa, nello stesso periodo in cui in Gran Bretagna il popolo neolitico si radunava a Stonehenge, altre persone in Europa costruivano una struttura monumentale a circa 136 km a sud-ovest di quella che ora è Berlino, scrive il Daily Mail. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,-Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play]

Costituito da una serie di fossati circolari, completo di buche e file di pilastri, gli esperti ritengono che il sito abbia un’importanza ritualistica analoga a Stonehenge, avrebbe dovuto allinearsi con il percorso del sole. Hanno anche scoperto inoltre un lato più macabro della struttura: pensano possa essere stata utilizzata come luogo di pratiche religiose per il culto dei morti.

La struttura, nei pressi di Pömmelte, è stata esaminata da André Spatzier dell’Ufficio statale per i beni culturali del Baden-Württemberg a Esslingen e François Bertemes dell’Università Martin Lutero di Halle. Il sito è disseminato di 29 fosse contenenti degli scheletri, alcuni dei quali sono stati mutilati, e oggetti più banali come recipienti per bere, asce e ossa di animali macellati.
Proprio come Stonehenge, la struttura tedesca scoperta nel 1991 grazie a una fotografia, è circolare ed è stata costruita con legno o pietre. Fu utilizzata da circa il 2300 a.C. fino al 2050 a.C., quando fu distrutta, forse ritualmente, secondo i ricercatori.

“Sembra che intorno al 2050 a.C., abbiano estratto i pali, messo le offerte nelle fosse, probabilmente bruciato il legno e gettato i resti nel fossato” ha detto Spatzier a Live Science. E’ possibile che i morti fossero vittime di incursioni o altri conflitti armati e al di là dei sacrifici rituali, queste persone vissute durante il passaggio dal Neolitico fino all’inizio dell’età del bronzo, seppellirono nel sito 13 dei loro morti, anche dopo la sua distruzione. Tra questi c’erano uomini, di età compresa tra i 17 e i 30 anni, che non mostravano ferite e molto probabilmente erano morti per cause naturali. I corpi erano stati seppelliti in semplici tombe, senza artefatti, rivolti a est e al sole nascente, il che fa pensare che fossero membri d’alto rango all’interno della comunità.