Strage di bimbi nella nave nel Volga: le immagini della tragedia

Pubblicato il 12 Luglio 2011 - 10:52 OLTRE 6 MESI FA

MOSCA – Una nave da crociera trasformata in una gigantesca bara subacquea per 128 passeggeri. Almeno una trentina erano bimbi, tutti rimasti intrappolati in una sala giochi mentre l’acqua del Volga penetrava dagli oblo’ facendo inabissare il battello in soli tre minuti ad una ventina di metri di profondita’: quello accaduto ieri nella repubblica autonoma del Tatarstan, a 80 km dalla capitale, Kazan, e’ il piu’ grave incidente nautico della Russia post-sovietica, a parte quella del sottomarino Kursk (2000, 118 morti).

Le prime indagini sul ‘Bulgaria’ mettono a nudo una serie cosi’ grave di carenze e violazioni da sollevare molti dubbi sulla capacita’ del Paese di modernizzarsi, come vorrebbe il leader del Cremlino Dmitri Medvedev: una nave costruita oltre mezzo secolo fa nell’allora Cecoslovacchia, con problemi al motore sinistro, priva di licenza per il trasporto passeggeri, partita sovraccarica (50 persone oltre il limite) e gia’ inclinata perche’ carburante e acque ”tecniche” erano solo nei serbatoio di destra.

Sul ‘Bulgaria’ erano saliti 208 passeggeri per una di quelle classiche crociere estive sul Volga tanto in voga tra i russi quanto tra gli stranieri. Ieri la tragedia si e’ consumata in pochi minuti, durante un temporale, quando la nave si e’ inclinata sul fianco destro imbarcando acqua e inabissandosi col suo carico umano. Da alcune testimonianze, due navi sarebbero passate vicine ignorando le richieste di aiuto, prima che arrivasse l”Arabella’ salvando un’ottantina di naufraghi.

Devono il loro destino a internet: a bordo di quel battello un passeggero, dopo aver appreso della sciagura dal suo telefonino – collegato via web alle news – ha convinto il comandante ad intervenire.

Il giorno dopo la tragedia, il bilancio stimato delle vittime e’ di 128 persone, di cui 60 potrebbero essere bambini: meta’ circa dei corpi sono stati recuperati, gli altri risultano ancora ufficialmente dispersi, ma senza alcuna speranza di essere ritrovati vivi. Per restituire tutte le salme ai famigliari, in attesa tra lacrime e dolore lungo le rive del Volga, sono arrivate due gru galleggianti che riporteranno a galla la nave per farla rimorchiare in fondali piu’ bassi.

Ricevute le condoglianze anche dal presidente usa Barack Obama e proclamato per domani un giorno di lutto nazionale, il presidente Medvedev ha ordinato un’ispezione generale di tutti i mezzi di trasporto pubblico, ammonendo che in futuro queste ”vecchie carrette” non devono piu’ essere usate nelle acque russe.

”Ovviamente – ha osservato – questa nave non e’ la sola ad avere problemi, certamente le navi civili hanno una vita piuttosto lunga, piu’ lunga di quella di un aereo, ma dalle informazioni in nostro possesso il battello non era nelle condizioni adeguate”.

Il leader del Cremlino ha inoltre chiesto che siano accertate tutte le responsabilita’, non solo dell’armatore, ma anche ”dei funzionari di Stato che hanno permesso di navigare a una nave in queste condizioni”. Una chiara allusione al sospetto di corruzione, una delle piaghe del Paese.

A finire sotto accusa, quindi, e’ l’amministrazione pubblica, insieme alle vetuste infrastrutture del Paese, spesso ancora di epoca sovietica. Come il ‘Bulgaria’. Ma anche come l’Antonov 24 che oggi, con un motore in fiamme, ha tentato un ammarraggio sul fiume Ob’, in Siberia, causando la morte di 5 persone (2 dispersi): Medvedev ha chiesto di mettere fuori servizio questa carretta dei cieli, al pari del Tupolev 134, dopo che un aereo di questo tipo si e’ schiantato in Carelia lo scorso 20 giugno facendo 47 morti.

Ecco le immagini della nave e dei soccorsi. A Mosca, Medvedev e i suoi ministri hanno osservato un minuto di silenzio per le vittime (foto AP/LaPresse):