Svezia: orge, contatti con boss. Indagine sullo scandalo sessuale del re

Pubblicato il 11 Dicembre 2011 - 09:27 OLTRE 6 MESI FA

STOCCOLMA – Il re di Svezia, Carlo XVI Gustavo, avrebbe pagato oltre 200 mila euro per mettere fine allo scandalo sessuale che l’ha travolto: con questo sospetto la Corte Costituzionale ha aperto un’indagine nei confronti del sovrano.

Tutto ebbe inizio nel novembre 2010, quando fu pubblicato il libro “Il monarca recalcitrante”: nel libro veniva fuori un’immagine piuttosto libertina del re. Incontri (si dice anche orge) con giovani donne nei sexy club di Svezia, ma anche contatti con boss della criminalità.

La vicenda aveva suscitato già parecchio clamore in Svezia, ma negli ultimi mesi è arrivato il pezzo forte della vicenda: le intercettazioni. Le registrazioni sarebbero in mano al giornale Expressen.

Stando a quanto pubblicato dal giornale svedese, un amico del re, Anders Letterstrom, ha promesso al “collaboratore” del boss mafioso serbo, Daniel Webb, di mettersi in contatto con il re: voleva metterlo a conoscenza del fatto che i suoi “amici” stavano trattando con l’ex proprietario del sexy club per far cambiare la versione che aveva dato nel libro.

Secondo l’ex gestore del night, infatti, le frequentazioni del re con giovani avvenenti ragazze sarebbero state documentate da una serie di foto in suo possesso.

Il re aveva pubblicamente smentito le voci che lo riguardavano, ma se dovesse essere provato il contrario, potrebbe essere costretto ad abdicare. Secondo il presidente del partito repubblicano, Peter Altin, il sovrano può essere costretto ad abdicare se si dovesse constatare che ha mentito all’opinione pubblica.