Svezia, ha funzionato o no la strategia dell’immunità di gregge?

di Caterina Galloni
Pubblicato il 29 Novembre 2020 - 18:00 OLTRE 6 MESI FA
Svezia, ha funzionato o no la strategia dell'immunità di gregge?

Svezia, ha funzionato o no la strategia dell’immunità di gregge? (foto Ansa)

Svezia, ha funzionato o no la strategia dell’immunità di gregge?

Con l’aumento dei contagi la Svezia ammette di non notare alcun segnale di immunità di gregge che rallenti la diffusione del Covid-19 ma la nazione ha registrato 94 nuovi decessi, portando il totale a 6.500. Il tasso di mortalità pro capite della Svezia è decisamente superiore a quello dei vicini paesi nordici ma inferiore a quello di alcuni paesi europei più grandi.

Tuttavia l’Ispettorato della sanità e dell’assistenza sociale (IVO) ha una condannato il trattamento riservato agli svedesi anziani ricoverati nelle case di cura durante la pandemia e osservato che alcuni pazienti sono stati lasciati morire senza un controllo medico. L’IVO ha affermato che le “gravi carenze” non possono essere attribuite solo alla pandemia, concludendo che pur tenendo conto dello stress aggiuntivo dell’epidemia di virus, già erano presenti.

Le case di cura sono rimaste devastate dalla prima ondata e a maggio il primo ministro Stefan Lofven aveva ammesso che il paese non è riuscito a proteggere gli anziani.

Svezia, crolla l’aspettativa di vita a causa del Covid

In Svezia, dei 6.500 decessi legati al Covid-19, quasi la metà si sono verificati nelle case di cura per anziani e un quarto riguarda anziani assistiti a casa. In una verifica delle strutture, durante il periodo da marzo a giugno, IVO ha notato che un quinto di tutti i pazienti affetti da coronavirus presenti nelle case di cura non era stato visitato da un medico.

Nel 40% di quei casi, il paziente non era stato valutato nemmeno da un infermiere. Nei casi in cui è stata effettuata una valutazione, la maggior parte è stata effettuata per telefono e meno del 10% dei pazienti è stato visitato di persona. “Il livello minimo di cure è decisamente basso, anche durante una pandemia”, ha detto in conferenza stampa la direttrice dell’IVO Sofia Wallstrom.

L’ispettorato ha concluso che i residenti anziani nelle strutture di assistenza non avevano ricevuto cure adeguate nei casi confermati o sospetti di coronavirus. Ha inoltre spiegato che lo studio sull’assistenza agli anziani è stato ostacolato da cartelle cliniche inadeguate.

La Svezia da venerdì scorso ha registrato 17.265 nuovi casi. Un aumento, rispetto ai 15.084 nuovi contagi registrati nella settimana precedente, con ricoveri ospedalieri quasi raddoppiati settimanalmente. (Fonte: Daily Mail)