Svezia, si rifiuta di stringere la mano ad un uomo ad un colloquio di lavoro. Risarcita per discriminazione

di redazione Blitz
Pubblicato il 17 Agosto 2018 - 14:18 OLTRE 6 MESI FA
Svezia, si rifiuta di stringere la mano ad un uomo ad un colloquio di lavoro. Risarcita per discriminazione

Svezia, si rifiuta di stringere la mano ad un uomo ad un colloquio di lavoro. Risarcita per discriminazione

UPPSALA – Durante un colloquio di lavoro si rifiuta di stringere la mano ad un uomo, membro della commissione giudicante. Risarcita con 3.400 euro. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] E’ accaduto in Svezia. 

Qui Farah Alhajeh, 24 anni, cittadina svedese di religione musulmana, si è presentata al colloquio per un posto da interprete ad Uppsala, la piú prestigiosa città universitaria del regno.

Ad un certo punto uno dei membri della commissione le ha dato la mano per stringergliela, ma lei, anziché dargli la sua, se l’è portata al cuore, facendo il gesto delle donne musulmane che vogliono evitare contatti fisici con uomini che non siano i loro mariti.

A quel punto non è chiaro se Farah abbia ottenuto il posto oppure no, ma ha citato in giudizio l’azienda per discriminazione, e il giudice ha condannato la società a pagarle un risarcimento di 40mila corone svedesi, pari a 3.400 euro.

La vicenda di Farah arriva in una Svezia che si appresta, il 9 settembre prossimo, a recarsi alle urne per le elezioni parlamentari. Il governo di minoranza socialista-verde sostenuto dai quattro partiti moderati/conservatori e guidato dal premier Stefan Löfvén è in crisi, mentre i sovranisti anti-immigrazione volano nei sondaggi.

In seguito all’ondata migratoria del 2015 la Svezia è diventata il Paese europeo con il maggior numero di migranti e profughi in proporzione ai suoi cittadini.

Già in Svizzera nel 2016 una scuola decise di espellere due allievi musulmani che si erano rifiutati di stringere le mani all’insegnante donna. Alle loro famiglie è stata anche sospesa la cittadinanza. Lo scors aprile, ricorda la Bbc, in Algeria una donna si è vista negare la cittadinanza per essersi rifiutata di stringere la mano ad un ufficiale durante la cerimonia nella quale avrebbe appunto dovuto ricevere la cittadinanza.