Svizzera / Drastica proposta: se i treni sono in ritardo, taglio alla retribuzione dei ferrovieri
Un treno Cisalpino |
Il presidente delle Ferrovie svizzere, Andreas Meyer, ha deciso di correre ai ripari annunciando che gli eventuali ritardi dei treni ricadranno sulla retribuzione del personale. Il meccanismo, che si vorrebbe poi inserire nel contratto di lavoro, prevede che per ogni ritardo sia individuato il responsabile e che l’onere ricada non direttamente sul singolo, ma su tutta l’unità organizzativa cui fa parte chi ha la colpa del ritardo.
«Mi sembra un sistema francamente irrealizzabile», commenta il segretario lombardo della Fit-Cisl Francesco Ferrante, che spiega: «I ritardi dei treni, almeno qui da noi, sono dovuti quasi sempre alla congestione del traffico, all’usura dei materiali, alla mancanza di manutenzione o a guasti. Tutto questo non può certamente ricadere sul personale». Per Ferrante solo nel caso, peraltro raro, di ritardata presentazione al treno del personale preposto, sarebbe possibile individuare responsabilità specifiche. «E poi – conclude Ferrante – comunque, non è possibile far ricadere le colpe di un singolo sull’intera struttura cui appartiene».
L’ipotesi prospettata da Meyer sta facendo discutere anche in Svizzera, dove le Ferrovie sono alle prese con diversi altri problemi. Per esempio devono fare i conti con un costante calo delle entrate che a dicembre, in coincidenza con il nuovo orario, porterà a un aumento del prezzo del biglietto e degli abbonamenti, che da anni non subiscono ritocchi.