Svizzera / Drastica proposta: se i treni sono in ritardo, taglio alla retribuzione dei ferrovieri

Pubblicato il 22 Luglio 2009 - 12:46 OLTRE 6 MESI FA

Un treno Cisalpino
Un treno Cisalpino

Il presidente delle Ferrovie svizzere, Andre­as Meyer, ha deciso di correre ai ripari annunciando che gli eventuali ritardi dei treni  ricadranno  sulla retribuzione del personale. Il meccanismo, che si vorrebbe poi inserire nel contratto di la­voro, prevede che per ogni ri­tardo sia individuato il re­sponsabile e che l’onere rica­da non direttamente sul sin­golo, ma su tutta l’unità orga­nizzativa cui fa parte chi ha la colpa del ritardo.

«Mi sembra un sistema francamente irrealizzabile», commenta il segretario lom­bardo della Fit-Cisl France­sco Ferrante, che spiega: «I ri­tardi dei treni, almeno qui da noi, sono dovuti quasi sem­pre alla congestione del traffi­co, all’usura dei materiali, al­la mancanza di manutenzio­ne o a guasti. Tutto questo non può certamente ricadere sul personale». Per Ferrante solo nel caso, peraltro raro, di ritardata presentazione al tre­no del personale preposto, sa­rebbe possibile individuare responsabilità specifiche. «E poi – conclude Ferrante – co­munque, non è possibile far ricadere le colpe di un singo­lo sull’intera struttura cui ap­partiene».

L’ipotesi prospettata da Meyer sta facendo discutere anche in Svizzera, dove le Fer­rovie sono alle prese con di­versi altri problemi. Per esem­pio devono fare i conti con un costante calo delle entrate che a dicembre, in coinciden­za con il nuovo orario, porte­rà a un aumento del prezzo del biglietto e degli abbona­menti, che da anni non subi­scono ritocchi.