Tabacco, 30 milioni di multa a Deltafina

Pubblicato il 9 Settembre 2011 - 10:30 OLTRE 6 MESI FA

BRUXELLES, 9 SET – Il Tribunale dell’Unione europea ha confermato la decisione della Commissione Ue che infligge un’ammenda di 30 milioni di euro alla Deltafina e di 24 milioni alla Alliance One International nell’ambito di un’intesa sul mercato italiano del tabacco greggio.

Il caso della Deltafina è il primo in cui la Commissione non ha concesso l’immunità definitiva dalle ammende alla prima impresa che ha rivelato l’esistenza di un’intesa.

La Deltafina è una società italiana attiva nella trasformazione del tabacco greggio e nella vendita del tabacco trasformato, controllata al 100% dalla società americana Universal Corp. Nel 2005, la Commissione ha inflitto a diverse imprese ammende per un totale di 56 milioni di euro per la loro partecipazione, tra il 1995 e il 2002, a un’intesa orizzontale attuata sul mercato italiano del tabacco greggio, che aveva per oggetto, in particolare, la collusione sui prezzi da pagare ai produttori di tabacco e agli intermediari, nonché la ripartizione dei fornitori.

La decisione della Commissione è relativa inoltre ad altre due infrazioni commesse dall’Associazione professionale trasformatori tabacchi italiani (APTI) e dall’Unione italiana tabacco (Unitab) nella fissazione dei prezzi da negoziare per conto dei rispettivi membri.

La Deltafina era stata la prima impresa ad aver rivelato alla Commissione l’esistenza dell’intesa nell’ambito del programma di clemenza previsto dalla comunicazione della Commissione sulla cooperazione del 2002. Bruxelles le aveva pertanto concesso, all’inizio del procedimento amministrativo, l’immunità condizionata.

La Commissione ha tuttavia ritenuto che la Deltafina avesse violato l’obbligo di collaborazione, che le incombeva in qualità di richiedente l’immunità, per aver rivelato ai suoi concorrenti, nel corso di una riunione dell’APTI, ”volontariamente e senza informarla”, di aver presentato una richiesta di immunità alla Commissione, prima che quest’ultima avesse avuto modo di svolgere gli accertamenti relativi all’intesa in oggetto.

In tale contesto, al termine del procedimento amministrativo la Commissione ha concluso che alla Deltafina non poteva essere concessa l’immunità dalle ammende e che doveva quindi esserle inflitta una sanzione per la sua partecipazione all’intesa in oggetto. La Commissione ha tuttavia valutato la collaborazione fornita dalla Deltafina all’indagine a titolo di circostanza attenuante e le ha concesso una riduzione dell’ammenda del 50%, condannandola al pagamento di una multa di 30 milioni. La sentenza del Tribunale della Ue ha oggi accolto la tesi della Commissione Ue, respingendo il ricorso di Deltafina.